venerdì 18 aprile 2014

spezia siena le interviste dagli spogliatoi

dal Picco

Marijo Beretta

Ora basta! Questa sconfitta estremamente ingiusta è figlia del momento. E' chiaro. Lapalissiano. Come potrebbe essere altrimenti. Ti tolgono i mezzi, quindi devi andare con i tuoi, carichi i ragazzi più giovani e che fai; loro bevono senza problemi e chi guida si deve riguardare perché i limiti sull'assunzione di alcool sono bassissimi. Poi sei quasi arrivato, prendi un moijto in scioltezza, riparti, e dopo alcune centinaia di metri ti fermano a tradimento. Una pattuglia di vigili urbani motorizzati, ti blocca senza motivo apparente. Palloncino e..... crack, la patente si volatilizza. Arrivi a piedi allo stadio. Il tornello non si apre perché non ho la tessera del tifoso e  nessuno crede che sono l'allenatore della squadra ospite . Scavalco il muro di cinta, sopra ad una gru del porto abilmente guidata da Antonelli, entro da un pertugio nella tribuna coperta e mi si foga il pastore maremmano della lavandaia. Poi la partita. Un tiro subito e un goal al passivo. Giochi novanta minuti praticamente nella loro metà campo e non raccatti niente. Alla fine, sono tornato con un pullman del Marozzi che in 47 giorni arrivava pure in Nepal.

Babbo di Lamanna

Questi portuali. Ma con me trovano duro. Quel tullero voleva fare lo spiritoso, ma io gli ho dato una magliata d'acchito e l'ho spento come un lume a olio. Quest'altra volta ci pensano due volte prima di fare gli spiritosi. Se era per me, lo portavo per un orecchio a Como, lo buttavo in cantina e ce lo tenevo fino alla festa della repubblica del 2 giugno. Da qui alla fine, se il mio Eugenio non riscuote ne picchio una fastella, tanto ho bellevvisto qui bisogna campare di prepotenza. Basta con il ragionare, il buonismo e quant'altro.

Leader Maximo Mexaroma

Vi prego, non parlo e ho furia. Qui fuori dalla tribuna dice gironzola il babbo di Lamanna, non vorrei m'agguantasse.

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