martedì 8 aprile 2014

missing

 Dopo un'attesa durata mesi, finalmente il parrucchiere l'aveva chiamato: "Antony ti ho trovato il taglio di capelli perfetto, presto vieni a negozio che te lo faccio vedere". Per non perdere tempo gettò il telefono dalla finestra e si precipitò in garage. Inforcò la sua Moto Morini e a tutto gas sfrecciò per le vie del centro fino al coiffeur. Parcheggiò sopra una fioriera appena annaffiata e scese di gran lena. La porta però era di cristallo purissimo. Nemmeno un falco pellegrino se ne sarebbe accorto. Gli sembrò quindi che fosse aperta e, a tutta velocità, entrò. L'impatto fu dirompente. Rimase per alcuni secondi appiccicato come spider-man. Dopo si udì un rumore lugubre, come quando sta per arrivare un temporale estivo. Poi l'enorme vetrata si crettò e infine cedette di colpo. Miracolosamente rimase illeso. Quando uscì dalle macerie di cristallo, a causa della musata, portentosa, pareva non avere più lineamenti del viso. Sembrava un cinese piatto, senza spessore di traverso. Sentì le sirene dell'ambulanza che si avvicinavano. Avrebbe voluto dileguarsi e riuscire a visionare quel benedetto taglio che tanto aveva aspettato. Lo caricarono prima che potesse compiere qualsiasi azione. Arrivato all'ospedale fu ricoverato d'urgenza nel reparto "grandi tumefatti". L'infermiera che lo prese in carico, prima iniziò ad urlare sproloqui nemmeno troppo gentili e poi pianse a dirotto fino a che tentò di soffocare, in piena crisi isterica, la guardia medica disarmata. Fu salvato da un'energumeno scappato dal reparto psichiatria da ormai parecchi giorni. Sistemato nella camera 207 si addormentò sfinito. Al risveglio , in cerchio intorno a lui, c'erano una quarantina di medici che lo osservavano intensamente. Molti sembravano perplessi. Il primario, l'uomo con la testa più grande che avesse mai visto, si pronunciò a bassa voce. Gli altri risero sotto i baffi e poi uscirono. Subito dopo entrò un'infermiera. Notò però che sotto il camice indossava un paio di Jimmy Choo tacco 15 e dei jeans strech Liu Jo. Gli praticò un'iniezione dolorosissima. Da quel momento nessuno l'ha più visto e la sua cartella clinica è secretata da oltre 16 anni.

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