dalla parabolica del Franco Ossola
Leader Maximo Mexaroma
Basta, basta, basta, basta!!!!!! Ora è veramente troppo. Dopo Latina, dopo Padova, la sfortuna non mi abbandona anzi....Stamattina, appena fatta colazione, si è fusa la guarnizione della moka. Siccome era della mia bisnonna, il ricambio non si trova più e mi è toccato portarla ad un mercatino vintage per cercare di venderla. Mentre stavo per partire alla volta di Varese, sono scivolato nel piatto della doccia e ho battuto forte il fianco. Mi è venuto un livido spaventoso. Salito in macchina, avendo tutti i tappetini briciolosi, sono andato al lavaggio "Fò da me" in Pescaia per aspirarla, ma era chiuso per frana. Prima di arrivare a Varese mi sono fermato in Autogrill per un bombolone e un frappè al Mars. La pasta era di ieri e mi è rimasta sullo stomaco, tanto che ho dovuto vomitare dentro ad un cesto di vecchi cd in offerta. Poi, infine, la partita. Non mi sento nemmeno di commentare dalla delusione che provo. Ora però devo scappare di corsa, perchè altrimenti mi scade il ticket del parcheggio e mi fanno la multa. Se disgraziatamente mi scordo di pagarla di sicuro ci tolgono un'altro punto.
Stefy Antonelli
Non è giusto. Noi eravamo l'unica squadra, vista la situazione in cui abbiamo lavorato, che meritavamo i play-off. E ora? Io, in qualche modo mi arrangio. Con qualche impianto mobile, ponti fissi, otturazioni e pulizie dal tartaro, me la cavo. Certo non farò il signore, ma insomma in ferie e un paio di volte al mese in pizzeria riuscirò sempre ad andarci. Ma gli altri? I ragazzi, lo staff, i dipendenti e anche i tifosi come faranno? Mah, comunque quando la barca affonda, bisogna cercare di conquistare la scialuppa, anche a costo di affogare qualche pretendente che può salire al tuo posto. Io ho la coscienza pulita che se ne dica, perchè ho pagato di tasca diverse trasferte e ho messo in tasca poco, rispetto a Massimo. Dispiace, ma c'è di peggio nella vita.
Babbo di Lamanna.
Ora in settimana vado a Roma di persona. Glieli dò io i tuitt, l'emeil, i tattuaggi e le fideussioni. Dagli stiaffi, gli fò un muso come un pallone del 5.
sabato 31 maggio 2014
venerdì 30 maggio 2014
amarcord fedelissimo campionato 2003-2004
FEDELISSIMO N.16 DEL 19-04-03 SIENA TERNANA
Cose a caso di Simone Taddei
Alla prima edizione della Coppa dello Spazio nell’anno 2036 parteciparono 10 squadre, l’F.C. Nettuno, l’A.C. Venere, l’A&O Luna, l’ABS Marte, il TAEG Giove, l’U.S Saturno, l’Ayatollah Urano, il °C Mercurio, il *@+ Pluto e la S.S. Robur 1904.
La formula adottata, per non scontentare nessuno, fu un girone unico con 14 partite di andata senza interruzione e una di ritorno lunghissima.
Per la variegata natura dei team partecipanti non fu possibile stilare un regolamento unico.
Infatti i giocatori del Nettuno erano invisibili, su Marte, data la mancanza di acqua, era impossibile fare la doccia a fine gara, sulla Luna non si poteva iniziare prima che Branco avesse redatto l’oroscopo giornaliero, su Venere tutti si davano i bacini e nessuno voleva vincere, su Mercurio era un caldo da stiantare, su Saturno gli atleti venivano continuamente attratti da un pianeta satellite e ritornavano al loro posto solo dopo molti anni-luce, Pluto brulicava di cani randagi, il campo di Giove era attraversato da una strada a sterro trafficatissima, su Urano occorreva indossare maglie di piombo per proteggersi dalle radiazioni ed a Siena lo stadio era stato edificato, dopo una lunga diatriba politica, dentro casa di un certo Groppone.
Il campo dei bianconeri, proprio per questa sua peculiarità, fu inespugnabile, sia perché il padrone dell’abitazione teneva tutti in scacco minacciando di mangiare intere scodelle di pasta e fagioli, sia perché il custode dell’impianto, il famigerato Titti picchiava sempre gli ospiti durante la loro ricognizione pre-gara, rei , a suo modo di vedere, di sciupare le righe del rettangolo di gioco.
La partita si svolgeva su due piani, di solito si poteva fare anche merenda durante un’azione, a patto che per lo meno il pane fosse comprato dalla compagine in trasferta, era invece vietato l’uso del bagno dopo che gli Urani approfittando della loro invisibilità, avevano pisciato volontariamente sulle mattonelle e dentro il contenitore dello scopino.
Prima di ogni match casalingo la casa veniva tirata a lucido, imbiancata e il bucato portato ad asciugare presso una zia comprensiva e lungimirante.
I tifosi ospiti, sempre ben accetti, venivano sistemati, previa liofilizzazione per ridurne l’ingombro, nello sgabuzzino delle provviste attiguo allo studio, mentre ai locali erano riservati i divani, il tavolino da fumo e tutti i termosifoni.
L’ordine pubblico era garantito, oltre che da Titti, da un reparto speciale formato dal barista del 115, dal Trombe, da Nerino, dal prof. Colonna, da mamma Ebe e da Pasquale del Grande Fratello.
Per quanto riguarda i supporters senesi, essi, come al solito, si contraddistinsero per il loro grande attaccamento alla maglia bianconera, riuscendo a seguire la propria squadra su ogni pianeta della galassia, portando ovunque un grande esempio di sportività.
A tal riguardo, è doveroso ricordare un episodio che vide protagonista un grande tifoso della Robur , Aldo Brocchi.
Mentre era fermo con la sua astronave davanti ad un semaforo rosso adiacente allo stadio di Saturno, per ingannare l’attesa iniziò a ricercare una frequenza radio terrestre, non accorgendosi che intanto era scattato il verde. Dopo alcuni istanti, un marziano locale che si trovava in fila dietro di lui, iniziò a suonare il clacson all’impazzata, per invitarlo a partire.
La situazione si stava facendo incandescente, in ragione anche della partita che entro breve tempo si sarebbe disputata. Aldo per niente turbato, con calma orientale scese dal mezzo, si avvicinò al finestrino dell’altro automobilista e gli disse testuali parole: “Oh bellino il clacson ti funziona, ora prova le frecce”.
Questo, come moltissimi altri episodi, dimostrarono la grande civiltà del popolo di Siena, che anche nel firmamento lasciò un segno tangibile della sua straordinaria storia di città cablata.
Cose a caso di Simone Taddei
Alla prima edizione della Coppa dello Spazio nell’anno 2036 parteciparono 10 squadre, l’F.C. Nettuno, l’A.C. Venere, l’A&O Luna, l’ABS Marte, il TAEG Giove, l’U.S Saturno, l’Ayatollah Urano, il °C Mercurio, il *@+ Pluto e la S.S. Robur 1904.
La formula adottata, per non scontentare nessuno, fu un girone unico con 14 partite di andata senza interruzione e una di ritorno lunghissima.
Per la variegata natura dei team partecipanti non fu possibile stilare un regolamento unico.
Infatti i giocatori del Nettuno erano invisibili, su Marte, data la mancanza di acqua, era impossibile fare la doccia a fine gara, sulla Luna non si poteva iniziare prima che Branco avesse redatto l’oroscopo giornaliero, su Venere tutti si davano i bacini e nessuno voleva vincere, su Mercurio era un caldo da stiantare, su Saturno gli atleti venivano continuamente attratti da un pianeta satellite e ritornavano al loro posto solo dopo molti anni-luce, Pluto brulicava di cani randagi, il campo di Giove era attraversato da una strada a sterro trafficatissima, su Urano occorreva indossare maglie di piombo per proteggersi dalle radiazioni ed a Siena lo stadio era stato edificato, dopo una lunga diatriba politica, dentro casa di un certo Groppone.
Il campo dei bianconeri, proprio per questa sua peculiarità, fu inespugnabile, sia perché il padrone dell’abitazione teneva tutti in scacco minacciando di mangiare intere scodelle di pasta e fagioli, sia perché il custode dell’impianto, il famigerato Titti picchiava sempre gli ospiti durante la loro ricognizione pre-gara, rei , a suo modo di vedere, di sciupare le righe del rettangolo di gioco.
La partita si svolgeva su due piani, di solito si poteva fare anche merenda durante un’azione, a patto che per lo meno il pane fosse comprato dalla compagine in trasferta, era invece vietato l’uso del bagno dopo che gli Urani approfittando della loro invisibilità, avevano pisciato volontariamente sulle mattonelle e dentro il contenitore dello scopino.
Prima di ogni match casalingo la casa veniva tirata a lucido, imbiancata e il bucato portato ad asciugare presso una zia comprensiva e lungimirante.
I tifosi ospiti, sempre ben accetti, venivano sistemati, previa liofilizzazione per ridurne l’ingombro, nello sgabuzzino delle provviste attiguo allo studio, mentre ai locali erano riservati i divani, il tavolino da fumo e tutti i termosifoni.
L’ordine pubblico era garantito, oltre che da Titti, da un reparto speciale formato dal barista del 115, dal Trombe, da Nerino, dal prof. Colonna, da mamma Ebe e da Pasquale del Grande Fratello.
Per quanto riguarda i supporters senesi, essi, come al solito, si contraddistinsero per il loro grande attaccamento alla maglia bianconera, riuscendo a seguire la propria squadra su ogni pianeta della galassia, portando ovunque un grande esempio di sportività.
A tal riguardo, è doveroso ricordare un episodio che vide protagonista un grande tifoso della Robur , Aldo Brocchi.
Mentre era fermo con la sua astronave davanti ad un semaforo rosso adiacente allo stadio di Saturno, per ingannare l’attesa iniziò a ricercare una frequenza radio terrestre, non accorgendosi che intanto era scattato il verde. Dopo alcuni istanti, un marziano locale che si trovava in fila dietro di lui, iniziò a suonare il clacson all’impazzata, per invitarlo a partire.
La situazione si stava facendo incandescente, in ragione anche della partita che entro breve tempo si sarebbe disputata. Aldo per niente turbato, con calma orientale scese dal mezzo, si avvicinò al finestrino dell’altro automobilista e gli disse testuali parole: “Oh bellino il clacson ti funziona, ora prova le frecce”.
Questo, come moltissimi altri episodi, dimostrarono la grande civiltà del popolo di Siena, che anche nel firmamento lasciò un segno tangibile della sua straordinaria storia di città cablata.
mercoledì 28 maggio 2014
Il tema
Avere ritrovato questa lettera del 1982 è stato per me come tornare a quel periodo in un nano-secondo. Mi spiego. Stavo frequentano la classe 3 superiore, specializzazione meccanica dell'I.T.I.S. Tito Sarrocchi. Compito di italiano. Qualche giorno prima si erano verificati dei gravi scontri tra ultras, non ricordo dove ed ero sicuro che uno dei temi sarebbe stato su questo. Portai quello che per noi, in quel periodo era la Bibbia, il Guerin Sportivo con la lettere di vari ultrà, tra cui Geppo capo dei CUCS purtroppo scomparso. Tombola. Ci avevo azzeccato. Copiai di brutto, convinto di aver fatto un capolavoro e poter così ottenere la prima sufficienza dell'anno scolastico. Tre o quattro giorni dopo la professoressa, Nella Martufi, all'inizio della lezione ci informa che ha corretto i compiti e, tra di loro, ne ha trovato uno che gli ha fatto perdere il sonno per due notti. Non li riporta però e non dice di chi si parla. Inzio a tambureggiare con tutti i compagni, quanto fossero stati cattivi a turbare quella povera donna. Alcuni giorni dopo, arriva una raccomandata a casa, dove il preside dell'istituto convoca urgentemente me e un genitore a colloquio da lui. La santa di mia mamma, mi chiede spiegazioni e io non riesco a trovare una causa plausibile. Il giorno prescritto andiamo al colloquio con il preside Criscuolo. Appena entriamo nell'ufficio, l'uomo ci dice che non ha inoltrato ancora denuncia al procuratore della repubblica, perchè voleva prima parlarmi di persona e capire che soggetto ero. Ancora non capisco. Mia madre è emaciata. Apre un'armadietto, tira fuori il tema e lo legge ad alta voce. L'avevo copiato come era scritto, in prima persona, senza cambiarne una virgola, ma anzi forbendolo anche di altri particolari succulenti su coltellate, droga e furti vari. Tocca confessare la copiatura e dopo parecchio tempo di genuflessione il preside torna sui suoi passi.
lunedì 26 maggio 2014
siena padova le interviste dagli spogliatoi
Dal Franchi di pubblico interessse
Leader Maximo Mexaroma
Oggi me n'è successa un'altra. Non bastava aver battuto con il Benellino prima di partire per Latina (vedi intervista precedente), stasera anche peggio. Al termine del primo tempo infatti,sono dovuto scappare di corsa a casa, perchè mi è stiantato il tubo sotto all'acquaio in cucina. Non usando la retina sopra lo sgorgo, con il passare del tempo il sifone si è saturato di briciole, avanzi di cena, unto,filaccioni ecc e, inevitabilmente ha finito per otturarsi, impedendo il normale deflusso all'acqua . In preda al panico ho telefonato a Franco Moretti, il quale, da uomo navigato, mi ha consigliato di contattare il suo idraulico di fiducia, da lui stesso soprannominato "Leonida", per il motivo che ogni intervento, di qualsiasi natura, esso richiede sempre una parcella di 300€. Tra trippole e trappole non potevo più tornare allo stadio e allora, mio sono messo comodo e l'ho aiutato nel lavoro, ottenendo il duplice vantaggio di risparmiare sul tempo e soprattutto di verificare la riparazione. Verso mezzanotte abbiamo finito e sono andato a letto esausto. Appena stese le gambe, volevo mettere il televideo per conoscere il risultato finale della Robur, tanto se avessi telefonato a qualcuno non mi avrebbe assolutamente risposto. Ancora la sfortuna bieca. E' andata via la luce e per molte ore. Mi è toccato giocoforza anche svuotare il freezer alla svelta, altrimenti avrei buttato un sacco di surgelati.
Tommy Rocchi
Mi è dispiaciuto tantissimo perdere e quindi retrocedere matematicamente. Questo non tanto per me, quanto per i miei compagni. Personalmente, non per egoismo, ma l'anno prossimo ho già il posto accanto ad Idris per visionare e commentare le partite di calcio. In secondo luogo, visto che da piccolo suonavo l'arpa in una band indipendente di nome "I parabolica", la nazionale cantanti sicuramente mi scritturerà. Potrò giocare accanto ad Alex Britti, il maestro Mingardi, Biagio Antonacci, Ramazzotti e Morandi, anche se ho sentito dire che quest'ultimo sarebbe coprofago, cioè mangiatore del suo letame.Non vedo l'ora di scendere in campo , anche se in tutta onestà questo particolare mi disturba non poco.
Marijo Beretta
Vittoria meritata e ora ci giochiamo tutto a Varese. Meno male che la partita si disputa di venerdì, almeno, dopo la doccia, possiamo andare tutti assieme alla festa della birra di Saronno. Per l'occasione faranno il loro rientro con il botto gli Europe di " The final countdown" e gli A-ha. Ormai il ritiro lo scegliamo noi e se andiamo avanti, vedrete che orzo. Se si impegnano, per quanto mi riguarda, i ragazzi potrebbero diventare tubercolsi o sifilitici. Io non avrei mai niente da dire in contrario. L'unica ragione che mi potrebbe far perdere le staffe, è il fatto che qualcuno dei miei giocatori prenda la soia, il ginseng o il thè verde per depurarsi e stare meglio.
sabato 24 maggio 2014
amarcord fedelissimo campionato 2002-2003
FEDELISSIMO N.15 DEL 05-04-03 SIENA-NAPOLI
Cose a caso di Simone Taddei
La guerra di San Prospero
Basta!
Americani ma chi pensate di essere, volete farci credere di possedere solo voi dei validi motivi per invadere un altro stato?
Eh no signori, anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo manciate di soprusi da vendicare ed a questo punto, vista l’occasione, non possiamo assolutamente tirarci indietro.
Un quartiere come San Prospero che annovera tra le sue file fior di condottieri come Febo detto “L’Auricino”, come il presidente Paolo detto “Bartabinbombaden” e soprattutto l’anarchico di origine francese “Sor Ilio”, fondatore del mai dimenticato Paris Bar, ha il dovere di rispondere militarmente ai gravi episodi di terrorismo a cui è stato sottoposto nell’ultimo anno e che in ordine cronologico andiamo ad elencare:
Agosto 2002
Con centinaia di case tenute volontariamente vuote per anni, all’improvviso il Mori affitta un appartamento, gettando nel panico gran parte della popolazione.
Settembre 2002
Per la prima volta, dopo il boom economico degli anni sessanta, un articolo del supermercato Sma, è risultato meno caro della concorrenza.
Ottobre 2002
Dopo il decimo cambio di gestione, con un tentativo velleitario di trasformazione in toilette per cani, il negozio “L’Agrumeria”, ritenuto strategico dal punto di vista bellico,cessa definitivamente l’attività, esponendo uno scarno, quanto enigmatico cartello, con scritto “chiuso per ferie”.
Dicembre 2002
L’escalation del terrore continua, viene aperto un negozio di tatuaggi in un quartiere con età media stimata attorno ai settant’anni. Ad un’analisi razionale, questo appare come una copertura per tutt’altri affari di tipo cospirativo, volti al sovvertimento dell’attuale sistema politico.
Gennaio 2003
Il rituale spazzamento meccanico del sabato mattina, impedisce il regolare svolgimento di un gay-pride di quartiere; i partecipanti indignati in quanto multati impietosamente anche con le quattro frecce azionate, occupano come atto dimostrativo la sala corse della Snai.
Febbraio 2003
Vengono avvistati due bambini che si divertono a giocare con i barberi, nell’apposita pista situata nei Giardini della Rimembranza. Attaccati da quattro pensionati inferociti, dopo una breve e sterile resistenza, vengono giustamente malmenati a colpi di brigidini.
Fatti gravissimi questi menzionati, oltremodo oltraggiosi, perpetrati con chiaro atteggiamento di sfida, i quali non possono che determinare una dura risposta da parte nostra, appena avremo individuato l’identità del fantomatico mandante.
Siamo in grado, infatti, di somministrare crema rancida in centinaia di bomboloni prodotti dalla nostra Pasticceria Pierini, disponiamo di alcuni kamikaze e cioè i vecchi proprietari delle pompe di benzina ingiustamente cancellate in Viale Veneto, pronti al supremo sacrificio in qualsiasi momento ed infine possiamo, con l’aiuto di nostri politici amici, far costruire centinaia di rotonde, completamente a caso, come quella del Ruffolo.
Finitela di attaccarci con questo terrorismo subdolo o saremo costretti, nostro malgrado, a passare alle maniere forti.
Cose a caso di Simone Taddei
La guerra di San Prospero
Basta!
Americani ma chi pensate di essere, volete farci credere di possedere solo voi dei validi motivi per invadere un altro stato?
Eh no signori, anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo manciate di soprusi da vendicare ed a questo punto, vista l’occasione, non possiamo assolutamente tirarci indietro.
Un quartiere come San Prospero che annovera tra le sue file fior di condottieri come Febo detto “L’Auricino”, come il presidente Paolo detto “Bartabinbombaden” e soprattutto l’anarchico di origine francese “Sor Ilio”, fondatore del mai dimenticato Paris Bar, ha il dovere di rispondere militarmente ai gravi episodi di terrorismo a cui è stato sottoposto nell’ultimo anno e che in ordine cronologico andiamo ad elencare:
Agosto 2002
Con centinaia di case tenute volontariamente vuote per anni, all’improvviso il Mori affitta un appartamento, gettando nel panico gran parte della popolazione.
Settembre 2002
Per la prima volta, dopo il boom economico degli anni sessanta, un articolo del supermercato Sma, è risultato meno caro della concorrenza.
Ottobre 2002
Dopo il decimo cambio di gestione, con un tentativo velleitario di trasformazione in toilette per cani, il negozio “L’Agrumeria”, ritenuto strategico dal punto di vista bellico,cessa definitivamente l’attività, esponendo uno scarno, quanto enigmatico cartello, con scritto “chiuso per ferie”.
Dicembre 2002
L’escalation del terrore continua, viene aperto un negozio di tatuaggi in un quartiere con età media stimata attorno ai settant’anni. Ad un’analisi razionale, questo appare come una copertura per tutt’altri affari di tipo cospirativo, volti al sovvertimento dell’attuale sistema politico.
Gennaio 2003
Il rituale spazzamento meccanico del sabato mattina, impedisce il regolare svolgimento di un gay-pride di quartiere; i partecipanti indignati in quanto multati impietosamente anche con le quattro frecce azionate, occupano come atto dimostrativo la sala corse della Snai.
Febbraio 2003
Vengono avvistati due bambini che si divertono a giocare con i barberi, nell’apposita pista situata nei Giardini della Rimembranza. Attaccati da quattro pensionati inferociti, dopo una breve e sterile resistenza, vengono giustamente malmenati a colpi di brigidini.
Fatti gravissimi questi menzionati, oltremodo oltraggiosi, perpetrati con chiaro atteggiamento di sfida, i quali non possono che determinare una dura risposta da parte nostra, appena avremo individuato l’identità del fantomatico mandante.
Siamo in grado, infatti, di somministrare crema rancida in centinaia di bomboloni prodotti dalla nostra Pasticceria Pierini, disponiamo di alcuni kamikaze e cioè i vecchi proprietari delle pompe di benzina ingiustamente cancellate in Viale Veneto, pronti al supremo sacrificio in qualsiasi momento ed infine possiamo, con l’aiuto di nostri politici amici, far costruire centinaia di rotonde, completamente a caso, come quella del Ruffolo.
Finitela di attaccarci con questo terrorismo subdolo o saremo costretti, nostro malgrado, a passare alle maniere forti.
venerdì 23 maggio 2014
tragedia dell'Hillsborough
Dopo
un quarto di secolo, la ferita dell'Hillsborough sembra si possa
finalmente rimarginare. È infatti iniziato lo scorso 31 marzo il nuovo
processo per appurare la verità sui fatti di quella terribile giornata.
Gli a dir poco controversi verdetti precedenti sono stati cancellati da
una sentenza dell'Alta Corte di Londra a seguito del rapporto della
commissione indipendente sull'Hillsborough presieduta dal vescovo di
Liverpool, James Jones. Un rapporto che ha costretto il primo ministro
britannico David Cameron a fine 2012 a chiedere scusa alle famiglie dei
tifosi del Liverpool scomparsi quel maledetto pomeriggio, che si erano
sempre sentite dire che le morti dei loro cari erano avvenute per cause
accidentali.
Molto probabile che il processo,
destinato a durare circa un anno, certifichi quanto un Paese intero
oramai sa da tempo: l'incidente fu causato da una cattiva gestione
dell'ordine pubblico e dei soccorsi all'interno dell'impianto da parte
della polizia, degli altri servizi di sicurezza e delle autorità locali,
che poi si adoperarono per addossare la colpa di quanto accaduto ai
tifosi. Non vanno inoltre tralasciate le malefatte dei dirigenti dello
Sheffield Wednesday, il cui stadio aveva il certificato di idoneità
scaduto da dieci anni.
Per raccontare del dramma
dell'Hillsborough bisogna riavvolgere il nastro del tempo . La violenza dei
tifosi, che ebbe il suo culmine con i fatti dell’Heysel nel maggio del
1985 e l’inadeguatezza degli stadi e dell’intero sistema di gestione
del football d’oltre Manica finirono per punteggiare di lutti un'epoca.
L'epilogo si verificò proprio in quel fatidico giorno di primavera del 1989. Fin
dal mattino l’autostrada M62 era un’unica lunga fila di macchine. Il
traffico era congestionato a causa di una serie di lavori in corso, per
cui l’arrivo a Sheffield per moltissimi tifosi avvenne più tardi del
previsto. In tanti allora si accalcarono a ridosso delle entrate
dell’Hillsborough Stadium, mentre il servizio d’ordine arrancava. Come se
non bastasse, per accedere alla Leppings Lane, la gradinata destinata
ai supporter dei Reds, c’erano solo sette tornelli.
In
via del tutto ipotetica quel settore di Hillsborough avrebbe potuto
contenere fino a 10mila tifosi, sebbene la suddivisione in sette spicchi
recintati, voluta anni prima dalla polizia per controllare meglio i
flussi della folla, avesse ridotto la capienza, contribuendo a creare
delle specie di lugubri e gigantesche gabbie. Tuttavia questo elemento,
allorché furono venduti i biglietti, non fu preso in considerazione. La
gradinata iniziò a ingrossarsi come un fiume in piena, ma colpevolmente
nessuno pensò a convogliare i tifosi lì dove c’era maggiore spazio e
disponibilità di posti. Man mano che passavano i minuti in tanti
finirono per essere schiacciati contro la rete di protezione. La
trappola mortale era scattata. Nonostante la situazione già fuori
controllo, le forze dell’ordine non trovarono niente di meglio da fare
che chiudere una porticina che dava un minimo di accesso al campo,
aperta in qualche modo da alcuni tifosi.
I poliziotti erano accecati dalla paura
degli hooligans e inizialmente spinsero indietro i gruppetti di fan del
Liverpool che erano riusciti a salvarsi entrando sul terreno di gioco, a
p
giovedì 22 maggio 2014
Aleksej Grigor'evič Stachanov
mercoledì 21 maggio 2014
latina siena le interviste dagli spogliatoi
dal Domenico Francioni
Leader Maximo Mexaroma
Oggi mi sono successe di tutti i colori. Subito verso le 8.00 ho battuto con il motorino contro un camion dei Gelati Menne e i vigili hanno dato subito la colpa a me. Ho lasciato il Benellino legato con la cintola ad una cabina del telefono e mi sono incamminato verso casa. Per ingannare il tempo, ho iniziato a mangiare un uovo di pasqua che tengo sempre nella tasca della giacca. Manco a farlo apposta, in quell'attimo è' passata una macchina con a bordo quattro 'briachi, che mi hanno urlato a squarciagola: " Mangia meno, bolzo baccellone". Avrei voluto rispondergli, ma è squillato il telefono. Era Stefanino. Dopo i convenevoli, abbiamo studiato un piano per vincere al Win for life. Poi invece ha suonato il suo cellulare. Era Guidetti. Si sono salutati cordialmente e Stefanino gli ha ripetuto di smetterla con il mangiare i petti di pollo crudi, perchè minano alla base il sistema nervoso. Ritornando agli inconvenienti, mentre stavo per partire destinazione Latina, mi s'è sciolto il corpo di brutto, penso colpa dell'uovo al cioccolato che sapeva di persico del lago Vittoria. Al bagno c'era Vale che twittava e si faceva 12 selfy al minuto. Ho dovuto ripiegare per l'aia. Finalmente sono riuscito a partire, ma dopo qualche chilometro mi si è accesa la spia della batteria. Ero quasi a Cisterna di Latina. Ho chiamato Vale, ma si stava facendo un tatuaggio a tutta groppa, ho chiamato Fulvio ma erano in due nella Smart e non aveva posto, Stefanino aveva un'impronta gengivale da prendere e allora sono andato a piedi. Dopo nemmeno cinque minuti è passato un pullmino con dei tifosi del Siena, gli ho fatto cenno di fermersi ma mi hanno sputato. Ingrati. Per farla corta sono entrato allo stadio che la partita stava per iniziare e il mio seggiolino, essendoci il tutto esaurito, l'aveva preso un ciociaro becero. Insomma tra trippole e trappole mi è toccato vedere il match dalla postazione del 118, dove una volontaria carinissima mi ha consigliato di intraprendere una dieta a punti.
Babbo di Lamanna
Con quel daspo mi è toccato vedere la partita sopra alla cisterna enorme accanto allo stadio. Vicino a me c'erano due marziani che, pensando fosse un'astronave, cercavano il portello di entrata. Uno poi aveva bevuto e vomitava succhi gastrici. Per non farmi scendere il questore mi ha ammanettato alla ringhiera laterale. Comunque avevo piazzato in tribuna dei microfoni ambientali già da giovedi, per sentire se offendevano il mio Eugenio. In lontananza ho intravisto anche quel sudicio del presidente, vicino alla postazione del pronto soccorso, speriamo gli servano un monte di medicine. Tanto a breve lo prendo per il bavero e lo giro mezz'ora, quel bolzo.
Lavandaia
Ora vedrai, dopo quelle verdi fosforescenti hanno finito le maglie, voglio proprio vedere come fanno. Io le altre le ho nascoste in campagnia e senza money non le tiro fuori.
Leader Maximo Mexaroma
Oggi mi sono successe di tutti i colori. Subito verso le 8.00 ho battuto con il motorino contro un camion dei Gelati Menne e i vigili hanno dato subito la colpa a me. Ho lasciato il Benellino legato con la cintola ad una cabina del telefono e mi sono incamminato verso casa. Per ingannare il tempo, ho iniziato a mangiare un uovo di pasqua che tengo sempre nella tasca della giacca. Manco a farlo apposta, in quell'attimo è' passata una macchina con a bordo quattro 'briachi, che mi hanno urlato a squarciagola: " Mangia meno, bolzo baccellone". Avrei voluto rispondergli, ma è squillato il telefono. Era Stefanino. Dopo i convenevoli, abbiamo studiato un piano per vincere al Win for life. Poi invece ha suonato il suo cellulare. Era Guidetti. Si sono salutati cordialmente e Stefanino gli ha ripetuto di smetterla con il mangiare i petti di pollo crudi, perchè minano alla base il sistema nervoso. Ritornando agli inconvenienti, mentre stavo per partire destinazione Latina, mi s'è sciolto il corpo di brutto, penso colpa dell'uovo al cioccolato che sapeva di persico del lago Vittoria. Al bagno c'era Vale che twittava e si faceva 12 selfy al minuto. Ho dovuto ripiegare per l'aia. Finalmente sono riuscito a partire, ma dopo qualche chilometro mi si è accesa la spia della batteria. Ero quasi a Cisterna di Latina. Ho chiamato Vale, ma si stava facendo un tatuaggio a tutta groppa, ho chiamato Fulvio ma erano in due nella Smart e non aveva posto, Stefanino aveva un'impronta gengivale da prendere e allora sono andato a piedi. Dopo nemmeno cinque minuti è passato un pullmino con dei tifosi del Siena, gli ho fatto cenno di fermersi ma mi hanno sputato. Ingrati. Per farla corta sono entrato allo stadio che la partita stava per iniziare e il mio seggiolino, essendoci il tutto esaurito, l'aveva preso un ciociaro becero. Insomma tra trippole e trappole mi è toccato vedere il match dalla postazione del 118, dove una volontaria carinissima mi ha consigliato di intraprendere una dieta a punti.
Babbo di Lamanna
Con quel daspo mi è toccato vedere la partita sopra alla cisterna enorme accanto allo stadio. Vicino a me c'erano due marziani che, pensando fosse un'astronave, cercavano il portello di entrata. Uno poi aveva bevuto e vomitava succhi gastrici. Per non farmi scendere il questore mi ha ammanettato alla ringhiera laterale. Comunque avevo piazzato in tribuna dei microfoni ambientali già da giovedi, per sentire se offendevano il mio Eugenio. In lontananza ho intravisto anche quel sudicio del presidente, vicino alla postazione del pronto soccorso, speriamo gli servano un monte di medicine. Tanto a breve lo prendo per il bavero e lo giro mezz'ora, quel bolzo.
Lavandaia
Ora vedrai, dopo quelle verdi fosforescenti hanno finito le maglie, voglio proprio vedere come fanno. Io le altre le ho nascoste in campagnia e senza money non le tiro fuori.
lunedì 19 maggio 2014
sanprosperos news
La peste del terzo millennio ha colpito ancora e questa volta proprio nella nostra città che fino ad adesso sembrava totalmente immune alla malattia. La sindrome del gioco d'azzardo, vero flagello dei tempi moderni, è divampata con irruenza e collera incontrollata. I fatti: il protagonista B.T. di 48 anni è un rispettabile padre di famiglia, timorato di Dio, libero professionista, paracadutista provetto, volontario della Pubblica Assistenza, donatore di piastrine, mago del fai-da-te, maestro zen, cartomante, metereologo a lunga gittata, bevitore di succhi bio, poeta minimalista, suonatore di cornamusa e venditore di Bibbie braille per non vedenti. Una serata tranquilla, come tante. Dopo aver fatto la spesa al supermercato, durante il tragitto di ritorno verso casa per depositare le borse, l'uomo passa con la vettura davanti alla sala slot di Viale Toselli. Da quanto dichiarato agli inquirenti, sente uno stimolo irrefrenabile di fermarsi. Avendo trascorso otto anni in una comunità di intossicati dalle scommesse ed essendone uscito redento, cerca di tirare dritto ma , proprio in quell'attimo, fora il pneumatico della macchina passando sopra ad un'istrice delle nevi, uscito allora dal letargo. E' la causa scatenante. Mentre il povero animale latra disperatamente infilzato nella ruota anteriore sinistra, B.T. esce senza rimorsi, con gli occhi sgranati, mandibola serrata ed entra senza indugio nel locale. Appena all'interno, non avendo spicci ma solo soldi a pitti, scambia dalla cassiera circa un migliaio di euro in banconote da cento e duecento. Trema come un a foglia, quando riceve le monete. La commessa lo guarda, probabilmente vorrebbe anche dissuaderlo, ma poi riceve l'oroscopo via sms e lascia perdere. L'uomo divorato dalla bramosia sceglie un videopoker e inizia a dialogarci come se fosse un parente prossimo. Mille euro vanno in fumo in pochi minuti. L'atmosfera nella sala si taglia a fette, anche materialmente perché si staglia un bafore umido che avvolge ogni cosa. Il locale si svuota e si instaura un silenzio irreale. Dalla caligine spunta di nuovo l'individuo, sempre più sfigurato, che chiede di cambiare altri duemila euro. La cassiera controlla le banconote, probabilmente vorrebbe anche dissuaderlo, ma poi riceve una suoneria via sms e lascia perdere. Il gruzzolo viene disintegrato in meno di mezz'ora. A questo punto B.T. impazzisce. Prima, tenta di ammansire il marchingegno raccontando una patetica storia familiare a cui la macchina non risponde e poi, completamente fuori controllo, ruba un martello ad un carpentiere appena entrato e cerca di ridurre a brandelli il videopoker per recuperare l'ingente somma perduta. Niente, la macchina è corazzata. Spiritato cerca di fuggire, ma viene fermato da una volante della Polizia e portato in commissariato mediante l'uso di una camicia di forza pneumatica.
domenica 18 maggio 2014
amarcord fedelissimo campionato 2002-2003
FEDELISSIMO N.11 DEL 03-02-03 SIENA-TRESTINA
COSE A CASO di Simone Taddei
LA VOCE DI SAN PROSPERO
Sono un pazzo, ne sono consapevole ma non ne vado fiero.
Questa volta però devo veramente scusarmi, perché quest'accozzaglia di assurdità, non ha nessun nesso razionale con le tematiche che si dovrebbero trattare, all'interno di una rivista seria qual'è Il Fedelissimo. Eppure nella mia non lucida follia, ho voluto trovare un seppur esile filo conduttore e cioè che tutti questi messaggi, li ho inseriti sui vari muri internet dei tifosi bianconeri (Sanprospero,Fedelissimi e Robur Alcool).
08-08-2001
Conoscevo Diabolik e Eva Kant da una vita, mai e poi mai mi sarei immaginato che avessero potuto rubarmi il Benellino 3 marce. Volevo illudermi che non fossero stati loro, mentre tutti mi dicevano: “guarda che sono caduti in disgrazia rubano anche i panni stesi dalle terrazze”. Ma come poteva essere? Chiamai l'ispettore Ginko a casa,mi rispose sua moglie Altea dicendomi che suo marito era impegnato in una pericolosissima operazione di rastrellamento. Anch'essa comunque mi confermò, che i due miei ex amici navigavano in bruttissime acque da quando avevano preso una maxi-multa, per essere entrati senza permesso nella ZTL cittadina.
Il telepass li aveva impietosamente incastrati. E pensare che stavano per effettuare un colpo da manuale: portare via a rimorchio, proprio da sotto casa del proprietario, una bancarella di souvenirs di quelle che stazionano in Piazza del Campo. Ma egli abitava dentro le mura e l'accesso era vietato ai non residenti. Decisero di rischiare e questo fu l'inizio della fine. Ma un Benellino era veramente troppo. Non sporsi denuncia e comprai un Issimo nuovo fiammante.
25-04-2002
E vennero i primi campionati del mondo. Alla fase finale parteciparono il Neanderthal, l' Abu Simbel, il Macchiu Picchiu, lo Stone Ange, il Chichen Itza, il Tarquinia, l'Isola di Pasqua e il Betlemme. I campi erano in discesa con il fondo di quarzo libanese, i tempi di quattro clessidre giganti e il pallone di pietra fluviale nord americana. La prima fase vide accoppiate:
Girone1 Macchiu Picchiu, Chichen Itza, Betlemme, Tarquinia.
Girone2 Neanderthal, Abu Simbel, Isola di Pasqua, Stone Ange.
Superarono il turno il Betlemme con le reti determinanti del centravanti Zaccheo e il Tarquinia con il capocannoniere Ascanio Etrusco. Nell'altro raggruppamento invece, ci fu molto equilibrio ed accedettero alla fase successiva lo Stone Ange e l'Abu Simbel, che schierava due giocatori del calibro di Ramses detto il Maradona del mesozoico e la terribile ala sinistra Totomosi III. La partita Neanderthal- Abu Simbel venne sospesa per 2 anni e 7 mesi a causa delle intemperanze delle opposte fazioni, con lancio di clave e mandibole di mammuth da una parte e di obelischi dall'altra. Dopo i gironi eliminatori il torneo fu interrotto a causa del diluvio universale che rese quasi tutti i campi impraticabili.
15-10-2002
Nelle viscere della terra aveva vissuto per milioni di anni, un invertebrato cattivissimo di nome Mariostiaffosauro. Intrappolato da fiumi di magma incandescente e soffioni boraciferi maleodoranti, trascorreva il suo tempo cercando di scavare un tunnel che lo potesse condurre in superficie, in modo da distruggere tutte le persone che non la pensavano come lui. Dotato di una groppa possente riusciva ad avanzare anche di alcuni km al giorno, ma dovendo procedere alla cieca, spesso sbagliava direzione, trovandosi ora in abissi oceanici, ora in canali vulcanici da cui era meglio tenersi alla larga. Ma egli non si fermava mai e un bel giorno guidato da una talpa terrorizzata, imboccò una caverna da cui scaturì un getto di vapore violentissimo, che lo proiettò dentro una centrale Enel del Larderello. Appena fuori, picchiò due operai e un production manager, poi si diresse con fare minaccioso verso il guardiano, lo prese per il bavero della camicia e gli disse: “ in che serie è il Siena, e chi cazzo è questo Pirozzi”. L'uomo non lo sapeva, ma pur di avere salva la vita gli rispose:” in serie B, ma quel tizio non lo conosco”. Mariostiaffosauro si sentì leggero come una piuma alla notizia che la sua amata squadra di calcio esisteva ancora e decise di recarsi nella sua città. Doveva procurarsi un mezzo. Inizialmente cercò di spiegare le sue ragioni ad alcuni automobilisti, ma visto che nessuno voleva aiutarlo, uccise un autotrasportatore che aveva osato sorridere alla sua richiesta. Una volta in città, decise di aprire un ufficio di consulenze legali che chiamo “Il Grattacielo Inc.”, inventando tra l'altro il modulo famoso in tutto il mondo occidentale denominato “Constatazione Amichevole Di Incidente Automobilistico”. Ma il suo fine era quello di vedere la Robur in serie A e perciò assunse la guida degli spettatori. Dopo aver processato ed incarcerato svariate centinaia di contestatori cronici ed aver bruciato interi pullman di supporters avversari, si pentì e divenne buono, ancora oggi vive sotto la panchina degli ospiti, ma non li mangia più.
COSE A CASO di Simone Taddei
LA VOCE DI SAN PROSPERO
Sono un pazzo, ne sono consapevole ma non ne vado fiero.
Questa volta però devo veramente scusarmi, perché quest'accozzaglia di assurdità, non ha nessun nesso razionale con le tematiche che si dovrebbero trattare, all'interno di una rivista seria qual'è Il Fedelissimo. Eppure nella mia non lucida follia, ho voluto trovare un seppur esile filo conduttore e cioè che tutti questi messaggi, li ho inseriti sui vari muri internet dei tifosi bianconeri (Sanprospero,Fedelissimi e Robur Alcool).
08-08-2001
Conoscevo Diabolik e Eva Kant da una vita, mai e poi mai mi sarei immaginato che avessero potuto rubarmi il Benellino 3 marce. Volevo illudermi che non fossero stati loro, mentre tutti mi dicevano: “guarda che sono caduti in disgrazia rubano anche i panni stesi dalle terrazze”. Ma come poteva essere? Chiamai l'ispettore Ginko a casa,mi rispose sua moglie Altea dicendomi che suo marito era impegnato in una pericolosissima operazione di rastrellamento. Anch'essa comunque mi confermò, che i due miei ex amici navigavano in bruttissime acque da quando avevano preso una maxi-multa, per essere entrati senza permesso nella ZTL cittadina.
Il telepass li aveva impietosamente incastrati. E pensare che stavano per effettuare un colpo da manuale: portare via a rimorchio, proprio da sotto casa del proprietario, una bancarella di souvenirs di quelle che stazionano in Piazza del Campo. Ma egli abitava dentro le mura e l'accesso era vietato ai non residenti. Decisero di rischiare e questo fu l'inizio della fine. Ma un Benellino era veramente troppo. Non sporsi denuncia e comprai un Issimo nuovo fiammante.
25-04-2002
E vennero i primi campionati del mondo. Alla fase finale parteciparono il Neanderthal, l' Abu Simbel, il Macchiu Picchiu, lo Stone Ange, il Chichen Itza, il Tarquinia, l'Isola di Pasqua e il Betlemme. I campi erano in discesa con il fondo di quarzo libanese, i tempi di quattro clessidre giganti e il pallone di pietra fluviale nord americana. La prima fase vide accoppiate:
Girone1 Macchiu Picchiu, Chichen Itza, Betlemme, Tarquinia.
Girone2 Neanderthal, Abu Simbel, Isola di Pasqua, Stone Ange.
Superarono il turno il Betlemme con le reti determinanti del centravanti Zaccheo e il Tarquinia con il capocannoniere Ascanio Etrusco. Nell'altro raggruppamento invece, ci fu molto equilibrio ed accedettero alla fase successiva lo Stone Ange e l'Abu Simbel, che schierava due giocatori del calibro di Ramses detto il Maradona del mesozoico e la terribile ala sinistra Totomosi III. La partita Neanderthal- Abu Simbel venne sospesa per 2 anni e 7 mesi a causa delle intemperanze delle opposte fazioni, con lancio di clave e mandibole di mammuth da una parte e di obelischi dall'altra. Dopo i gironi eliminatori il torneo fu interrotto a causa del diluvio universale che rese quasi tutti i campi impraticabili.
15-10-2002
Nelle viscere della terra aveva vissuto per milioni di anni, un invertebrato cattivissimo di nome Mariostiaffosauro. Intrappolato da fiumi di magma incandescente e soffioni boraciferi maleodoranti, trascorreva il suo tempo cercando di scavare un tunnel che lo potesse condurre in superficie, in modo da distruggere tutte le persone che non la pensavano come lui. Dotato di una groppa possente riusciva ad avanzare anche di alcuni km al giorno, ma dovendo procedere alla cieca, spesso sbagliava direzione, trovandosi ora in abissi oceanici, ora in canali vulcanici da cui era meglio tenersi alla larga. Ma egli non si fermava mai e un bel giorno guidato da una talpa terrorizzata, imboccò una caverna da cui scaturì un getto di vapore violentissimo, che lo proiettò dentro una centrale Enel del Larderello. Appena fuori, picchiò due operai e un production manager, poi si diresse con fare minaccioso verso il guardiano, lo prese per il bavero della camicia e gli disse: “ in che serie è il Siena, e chi cazzo è questo Pirozzi”. L'uomo non lo sapeva, ma pur di avere salva la vita gli rispose:” in serie B, ma quel tizio non lo conosco”. Mariostiaffosauro si sentì leggero come una piuma alla notizia che la sua amata squadra di calcio esisteva ancora e decise di recarsi nella sua città. Doveva procurarsi un mezzo. Inizialmente cercò di spiegare le sue ragioni ad alcuni automobilisti, ma visto che nessuno voleva aiutarlo, uccise un autotrasportatore che aveva osato sorridere alla sua richiesta. Una volta in città, decise di aprire un ufficio di consulenze legali che chiamo “Il Grattacielo Inc.”, inventando tra l'altro il modulo famoso in tutto il mondo occidentale denominato “Constatazione Amichevole Di Incidente Automobilistico”. Ma il suo fine era quello di vedere la Robur in serie A e perciò assunse la guida degli spettatori. Dopo aver processato ed incarcerato svariate centinaia di contestatori cronici ed aver bruciato interi pullman di supporters avversari, si pentì e divenne buono, ancora oggi vive sotto la panchina degli ospiti, ma non li mangia più.
sabato 17 maggio 2014
filuferru
venerdì 16 maggio 2014
occhi sgranati
mercoledì 14 maggio 2014
siena reggina le interviste dagli spogliatoi
Dal Franchi ancora non riqualificato:
Marijo Beretta:
Qui, fino a pochi giorni fa non si beveva più niente ed è per questo, a mio modo di pensare, che tardavano i risultati. Ieri ho interrotto questa specie di punizione salutista e ho aperto di nuovo le porte del bar. Fortunatamente i ragazzi, anche se di poco, sono tutti sopra i sedici anni e non ci sono problemi di legge. Quando sento le cattiverie secondo le quali abbiamo smesso di giocare nel momento in cui il presidente ha annunciato che non ci avrebbe pagato, non sono assolutamente d'accordo e lo ribadisco con forza. Noi non siamo mercenari e l'unica cosa che non ci manca è la volontà e la detereminazione. A questo proposito in occasione dell'ultima partita casalinga con il Padova, per coinvolgere tutti, arriveremo a bordo di una spazzatrice cabrio e stapperemo prosecco a iosa per tutti i tifosi che ci seguiranno fino allo stadio. Come gli inglesi, anzi meglio.
Lillo Foti:
Quella di stasera è stata una partita decisa dagli episodi. Noi, in questa fase del campionato, stiamo cercando di valorizzare i giovani e penso che ci stiamo riuscendo. Il Siena? Mah, mi sono stupito perchè in tribuna non erano nemmeno state pulite le poltroncine ed erano piene di quella salsedine che nei vestiti non si smacchia neppure a 90°. Per sopperire a questo inconveniente mi sono fatto rivestire il seggiolino con dell'alcantara maculata, che ho pagato di tasca al tappezziere.
Paulo Roberto Inventao
Jo no soi un ectoplasma, existo e diclaro de avai intensao do acuisir la masgiorianza do los quote do los A.C. Siena. La mj profexion està vender il vinho sfusao a Sao Paulo e ne los ritaglj do tiempo, arrodondo los stipiendio rigenerando los tacchetti usati de los escarpe da calcio. Ai anco un fondao a Brasilia e uno scantinado en fase de ristrutturao a Rio de Janeiro. Per cho, se los presidiente bolzo Mezzaroma voj vender la sociedad, jo soi pronto a trattar.
Marijo Beretta:
Qui, fino a pochi giorni fa non si beveva più niente ed è per questo, a mio modo di pensare, che tardavano i risultati. Ieri ho interrotto questa specie di punizione salutista e ho aperto di nuovo le porte del bar. Fortunatamente i ragazzi, anche se di poco, sono tutti sopra i sedici anni e non ci sono problemi di legge. Quando sento le cattiverie secondo le quali abbiamo smesso di giocare nel momento in cui il presidente ha annunciato che non ci avrebbe pagato, non sono assolutamente d'accordo e lo ribadisco con forza. Noi non siamo mercenari e l'unica cosa che non ci manca è la volontà e la detereminazione. A questo proposito in occasione dell'ultima partita casalinga con il Padova, per coinvolgere tutti, arriveremo a bordo di una spazzatrice cabrio e stapperemo prosecco a iosa per tutti i tifosi che ci seguiranno fino allo stadio. Come gli inglesi, anzi meglio.
Lillo Foti:
Quella di stasera è stata una partita decisa dagli episodi. Noi, in questa fase del campionato, stiamo cercando di valorizzare i giovani e penso che ci stiamo riuscendo. Il Siena? Mah, mi sono stupito perchè in tribuna non erano nemmeno state pulite le poltroncine ed erano piene di quella salsedine che nei vestiti non si smacchia neppure a 90°. Per sopperire a questo inconveniente mi sono fatto rivestire il seggiolino con dell'alcantara maculata, che ho pagato di tasca al tappezziere.
Paulo Roberto Inventao
Jo no soi un ectoplasma, existo e diclaro de avai intensao do acuisir la masgiorianza do los quote do los A.C. Siena. La mj profexion està vender il vinho sfusao a Sao Paulo e ne los ritaglj do tiempo, arrodondo los stipiendio rigenerando los tacchetti usati de los escarpe da calcio. Ai anco un fondao a Brasilia e uno scantinado en fase de ristrutturao a Rio de Janeiro. Per cho, se los presidiente bolzo Mezzaroma voj vender la sociedad, jo soi pronto a trattar.
lunedì 12 maggio 2014
amarcord fedelissimo campionato 2002-2003
FEDELISSIMO N.7 DEL 24-11-02 SIENA-SAMPDORIA
COSE A CASO di Simone Taddei
RAZZA SAN PROSPERO: I FATTI CHE HANNO CREATO UNA MANICATA DI DEMENTI
Calogero Coviello nella sua celebre autobiografia:” Sen Prospere è stete fèndéte se en chélle molte fertile, tette e ebitante erene chentente e leggiadre e se facevene grossissime seghe a dee menee”.
San Prospero si formò morfologicamente nell'era fotozoica, quando per effetto del calore che si sprigionava dai locali del coiffeur “La Villetta”, provocato dalle fonature eseguite all'interno di esso, i ghiacci che fino ad allora avevano ricoperto la città, iniziarono lentamente, ma inesorabilmente a ritirarsi, consentendo così agli addetti comunali, la ripresa della cura maniacale dei giardini della Rimembranza.
Alla scomparsa della brina,venne immediatamente realizzata, senza progetto ma di imbracciatura, la famosa fontana di origine sulfurea (oggi non più), attorno alla quale si svilupparono delle terme elegantissime, frequentate non solo da senesi ma anche da illustri personaggi stranieri, come il Faraone Forforosi IV, i due fratelli siamesi Tigri ed Eufrate e l'ingegnere peruviano Luca di Montezuma. Gli abitanti del quartiere, per cause ancora oggi a noi sconosciute, godevano di una longevità impressionante, abbinata ad una elevata forza fisica, derivante questa dal cospicuo numero di palestre presenti nella zona. Tali caratteristiche risultarono determinanti nella resistenza opposta ai terribili conquistadores del Petriccio, che nella preistoria picchiavano chiunque osasse guardarli male.Dopo i fasti dell'era sopra descritta, il quartiere conobbe un lungo periodo di decadenza, legato principalmente all'invenzione dei sensi unici e all'istituzione dei divieti di sosta, ad ore assurde, per spezzamento meccanico settimanale della sede stradale.
Centinaia di contravvenzioni misero in ginocchio la popolazione, la quale superando alcuni secoli di sbandamento, memore delle proprie antiche vestigia, reagì militarmente ai soprusi.
L'8 Giugno 113 d.c., dopo tre settimane caratterizzate da scontri durissimi, San Prospero conquistò i Bagni di Viale Curtatone e il laghetto del cigno Romeo alla Lizza.
Dagli appunti rinvenuti nella casa del celebre cronista Ranieri Bartaluccio, siamo venuti a conoscenza che i rivoltosi guidati dai commessi del supermercato Sma e dal famoso condottiero Febo detto “l'Auricino”, sovvertirono l'ordine sociale a loro ingiustamente imposto.
In cambio della restituzione dei territori citati, i sanprosperini ottennero il permesso di limitare al massimo, entro i confini del quartiere, lo sviluppo della gioventù, sia allontanando le coppie giovani motivate ad avere figli, sia decretando la chiusura serale di bar e circoli e comunque tutti i locali atti direttamente o indirettamente al divertimento, entro e non oltre le 20.00 serali con possibilità facoltativa ma vivamente consigliata, di serrare le saracinesche anche all'ora di pranzo dalle 13.00 alle 15.00 pomeridiane. A causa di ciò, per quasi duemila anni solo pochissimi bambini hanno avuto la fortuna di giocare per le strade del quartiere e chi vi è riuscito ha dovuto lottare contro un'ostilità radicata, fatta di divieti, fondamentalismi senili e attraversamenti pedonali non rispettati
domenica 11 maggio 2014
Rapa Nui
venerdì 9 maggio 2014
amarcord Fedelissimo anno 2002-2003
COSE A CASO di Simone Taddei
Intervista tutta inventata al mi' cugino Rodrigo Ferrante Taddei
Dove sei nato
Sgio' soi nato a San Prospero, ma datao che u' Mori sfrado' de casa la me famiia, siamo dovuti emigrar in do Brasil pur trovare un affittaugiu normale
Ricordi di Siena
Scerto di ricuerdi sgio' ne tengo muy, la cerbottana con lo stuccaigiu, le scarpe da sginnatica Mecap, il Paris Bar, i corolli del fornetto de' Galletta, la publicitad “Bulova l'orologio dell'era spaziale”.
Il Brasile
In do Brasil ho dovuto travaiar como meganico de bicicletas por poterme alimentar como todo i ragasini, poi doppo soi stato adocchiato da un osservatorou de futbol, chi il s'è fortemente enamorado de migo.
Questo senor, però il era omosessual y feticista ed alor me patre una serao gle rifilò du' stiaffao e un par de pedatao nelle renao. comunquagi sgiocavo muy bien ed alora me ingaggiò una formazion de Rio estremamente grandiosa, l'Atletico Atlantigaugiu.
Poi
Ero specato pur sgiocar a sette senza fuorisgiuocu e a forsa de inviar curriculum me prese el Palmeiras.
Parlami del Palmeiras
Al Palmeiras se stava come ragnau, l'unica disgrasia era chi c'era sempre, ma sempre, l'ombra ed eravamu todos blanchi come cenciao. Sgio' prendevo un montao de rafredori y tonsille engrosade e perciò me matre me disse de trovarme un posto più caudo.
Ecco il Siena
Por combinasion en una tratoria de Rio, un ombre sgigante chi mangiava, parlando con el cuoco il disse chi era en brasil per reclutar qualche sgiocator. Esso de nome faceva Nelson e de cognome Ricci ed era du Siena dove Sgio' soi nato. E così soy arivado.
Come ti trovi
Me trovo muy benissimo, me zi' Oretta me cucina todo i giorni la faraona y patate abrostolitas, sgio' ritrovao todo los amigos ed in più non ai lo sfrado como da piccolao.
Cosa vuoi dire ai tifosi
De Taddei ve ricorderete.
giovedì 8 maggio 2014
Mangia d'Oro 2014
Dopo il recente fatto, per dare un segnale forte e concreto, ecco in anteprima provinciale, solo per il nostro quartiere, le nuove nomination del Comune di Siena per il prossimo Mangia d'Oro 2014. Vista la difficile situazione della città, le candidature sono tutte extra moenia. Al merito: Donato Bilancia, Unabomber, Ivan Bogdanov. Categoria alla memoria: Josef Mengele. Sportivi: Carlos Monzon.
Femen
Rivide sua madre nelle fattezze di quella splendida ragazza e se ne innamorò all'istante. Purtroppo in giovane età era rimasto solo e aveva cercato tale figura in ogni dove. Dopo tanti anni di assidue indagini, l'aveva scovata per caso. Non poteva lasciarsela sfuggire per nulla al mondo. Assorto in tali pensieri, quasi si dimenticò di seguirla. Fortuna volle che con la coda dell'occhio notò che stava salendo su di un pullman. Con tutta probabilità quindi era una pendolare e prendeva il mezzo ogni giorno a tale ora per far ritorno a casa. E se fosse stata sposata o felicemente fidanzata? Cancellò questo pensiero funesto. Inforcò la moto e si mise al seguito del bus. Percorse, con pochissime soste, Austria, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Bielorussia, Lituania, Estonia, Russia, Finlandia, Norvegia, Svezia, Danimarca, Germania, Olanda, Belgio, Francia, Spagna e Portogallo con capolinea al Museo dell'Elettricità di Lisbona. Stremato dal viaggio, dalla polvere, dall'aver trovato circa diciassette situazioni climatiche diverse, dall'aver passato quaranta giorni ininterrotti in sella senza quasi dormire e mangiando solo Camogli o insaccati tipici dop, docg, igp, agip, inam, doc e irpef, non si accorse di un filo sbucciato sopra al marciapiede e prese una scossa tremenda. A seguito dello sbalzo di tensione che attraversò il suo corpo, gli uscirono delle emorroidi di natura mistica. Urlò di dolore. La giovane intanto scese dalla portiera anteriore. Con le natiche alla massima forza di serraggio cercò di inseguirla, ma non riusciva a procedere speditamente. La perse nella folla. Cercò una farmacia e acquistò un secchio di Preparazione H. Niente, nessun risultato. Si immerse in una vasca di ghiaccio molecolare. Peggio. Giocò l'ultima carta, quella di uno sciamano albino, rinomato in tutto il paese per i suoi poteri terapeutici. Prese l'appuntamento chiamando un numero telefonico volatile. Prima di incontrare il guaritore, dovette superare alcune prove di coraggio, di abilità e dimostrare di essere libero e privo di colesterolo cattivo. Espletate tali formalità, non senza strascichi, fu invitato ad accomodarsi all'interno di un armadio a sette ante di legno massello. Dopo alcuni interminabili minuti di attesa si manifestò, da un cassetto, lo sciamano allo stato gassoso. Gli disse di togliersi i boxer e di piegare il busto in avanti. Intimorito esaudì la richiesta. Un senso di fresco lo invase e poi sentì un tonfo sordo. Il male era caduto a terra. Uscì a razzo dal guardaroba e si rimise in cerca della sua principessa. Pochi giorni dopo scoprì che era una nota esponente delle Femen. Pensò che fosse lesbica e tornò indietro a cavallo.
mercoledì 7 maggio 2014
il mostro tortello
martedì 6 maggio 2014
Wilson
Seduto nella sua minuscola cella, iniziò a pensare su come poter evadere da quel maledetto carcere di massima sicurezza, molto riduttivo per la sua personalità. Amava la natura e l'aria fresca, perciò dentro a quella stamberga cupa e triste si sentiva morire dentro. Condannato a 14 anni di reclusione per associazione a delinquere senza alcuno scopo, con il solo riconoscimento delle attenuanti generiche, aveva già trascorso metà della pena senza proferire, in segno di protesta, parola con nessuno. Come nel film "Cast away", il suo unico interlocutore era un pallone da pallavolo, cui aveva pitturato una rudimentale faccia e che aveva chiamato Wilson dalla la marca del produttore. Con Wilson disquisiva di tutto. Un giorno gli aveva addirittura confidato di essere bisessuale e feticista folk. La reclusione forzata però lo stava pian piano uccidendo dentro. Doveva assolutamente reagire. Dopo aver riflettuto a lungo, si fece comprare, corrompendo un secondino a tempo determinato, un martello pneumatico ed un mini-escavatore schizzofrenico e li mimetizzò perfettamente, pitturandoli con lo stesso colore delle pareti. Iniziò a fantasticare sulla libertà. Si vide con i capelli mesciati a bere long-drink oppure , munito di tuta alare di ultima generazione, gettarsi senza paura da ogni genere di precipizio. Si accorse che traccheggiava, prendeva tempo per non agire, frenato forse dal timore di veder fallire il piano. Si impose di reagire e finalmente decise di tentare la fuga durante le feste natalizie per dare meno nell'occhio. Il giorno stabilito, per attutire il rumore, accese la radio a tutto volume e con del semplice nastro adesivo riuscì a tenere premuto il bottone dello sciacquone, in modo da farlo scaricare continuamente. Azionò il martello ed in pochi secondi sfondò il muro. A questo punto, carico come una gabbia di Faraday, salì sul mini-escavatore e sbriciolò la parete che però era portante. L'edificio si sbriciolò all'istante. Da una spessa coltre di polvere, uscirono all'impazzata centinaia di galeotti, terrorizzati ma entusiasti. In poche ore nelle immediate vicinanze del carcere si registrarono 18 stupri, moltid ei quali ai danni di ultra-ottantenni, 4 rapine a mano armata e ben 38 vassoi di bomboloni con la crema spariti nel nulla.
lunedì 5 maggio 2014
la richiesta
domenica 4 maggio 2014
siena modena le interviste dagli spogliatoi
dal Franchi ancora non riqualificato
Marijo Beretta
Ancora una volta perdiamo demeritatamente. Oggi abbiamo sicuramente disputato il miglior primo tempo della stagione e proprio in questa frazione siamo stati puniti su calcio piazzato. Dopo aver fallito parecchie occasioni da goal, siamo rientrati negli spogliatoi, ma non c'era la luce e l'acqua corrente. Ci siamo confrontati al buio. Ho sentito l'arbitro che è inciampato in una sedia e ho capito che era seccato. Al rientro in campo, per niente scoraggiati, abbiamo ripreso il forcing e il direttore di gara, sempre risentito per l'episodio precedente, ci ha annullato, per ripicca, una rete regolare di Giacomazzi. Sul ribaltamento di fronte, come spesso succede, il Modena ci ha affondato e poi addirittura bissato con il 3-0. Meno male che Valerio ha siglato il gol della bandiera, anche in nome di quei tifosi che ci seguono e sostengono sempre. Poi, a forza di telefonare, il fornitore ci ha anche riallacciato il metano per fare la doccia, non tanto per noi, quanto per gli avversari che dovevano tornare a casa non prima di tre ore. Vorrei ribadire a tutti che noi non molliamo di un millimetro. Se il campo di Colle lo chiuderanno, poco male, ci alleniamo nel parcheggio degli impanti sportivi all'Acqua Calda o in Fortezza nel breccino Gradirei però che la squadra fosse tenuta fuori dalla pressione sulla promozione in serie A come unica ancora di salvezza della società, perchè non lo ritengo assolutamente giusto e corretto. Sabato prossimo andiamo a Pescara con lo scuolabus che ci ha gentilmente offerto il sindaco, basta rimetterci la nafta e riportarlo entro lunedì mattina alle 7.00.
Aleijandro Piazzi amministratore delegato Estra
Questa volta ed è l'ultima, ho acconsentito a riprendere la fornitura di metano allo stadio Franchi solo perchè i giocatori se lo meritano. Sono due anni che non viene pagata una bolletta del gas e tutte le volte con una scusa diversa sempre più campata in aria. Lo dico pubblicamente, o saldano o mettono lo scalbabagno.
Einz Piersimoni S.A.P. autonoleggi
Il pullman? Prima lo vendo a pezzi ai coreani o sud-vietnamiti.
Marijo Beretta
Ancora una volta perdiamo demeritatamente. Oggi abbiamo sicuramente disputato il miglior primo tempo della stagione e proprio in questa frazione siamo stati puniti su calcio piazzato. Dopo aver fallito parecchie occasioni da goal, siamo rientrati negli spogliatoi, ma non c'era la luce e l'acqua corrente. Ci siamo confrontati al buio. Ho sentito l'arbitro che è inciampato in una sedia e ho capito che era seccato. Al rientro in campo, per niente scoraggiati, abbiamo ripreso il forcing e il direttore di gara, sempre risentito per l'episodio precedente, ci ha annullato, per ripicca, una rete regolare di Giacomazzi. Sul ribaltamento di fronte, come spesso succede, il Modena ci ha affondato e poi addirittura bissato con il 3-0. Meno male che Valerio ha siglato il gol della bandiera, anche in nome di quei tifosi che ci seguono e sostengono sempre. Poi, a forza di telefonare, il fornitore ci ha anche riallacciato il metano per fare la doccia, non tanto per noi, quanto per gli avversari che dovevano tornare a casa non prima di tre ore. Vorrei ribadire a tutti che noi non molliamo di un millimetro. Se il campo di Colle lo chiuderanno, poco male, ci alleniamo nel parcheggio degli impanti sportivi all'Acqua Calda o in Fortezza nel breccino Gradirei però che la squadra fosse tenuta fuori dalla pressione sulla promozione in serie A come unica ancora di salvezza della società, perchè non lo ritengo assolutamente giusto e corretto. Sabato prossimo andiamo a Pescara con lo scuolabus che ci ha gentilmente offerto il sindaco, basta rimetterci la nafta e riportarlo entro lunedì mattina alle 7.00.
Aleijandro Piazzi amministratore delegato Estra
Questa volta ed è l'ultima, ho acconsentito a riprendere la fornitura di metano allo stadio Franchi solo perchè i giocatori se lo meritano. Sono due anni che non viene pagata una bolletta del gas e tutte le volte con una scusa diversa sempre più campata in aria. Lo dico pubblicamente, o saldano o mettono lo scalbabagno.
Einz Piersimoni S.A.P. autonoleggi
Il pullman? Prima lo vendo a pezzi ai coreani o sud-vietnamiti.
venerdì 2 maggio 2014
amarcord: fedelissimo anno 2002-2003
FEDELISSIMO N.3 DEL 05-10-02 SIENA-VICENZA
COSE A CASO di Simone Taddei
A causa del buco dell'ozono e non del culo, l'aria sulla terra divenne irrespirabile, uscire all'aperto era come pedalare in bicicletta dietro un pullman del Tra.In. Sei mesi l'anno pioveva a dirotto, sei mesi sole a picco, per questo erano stati licenziati tutti i colonnelli dell'aeronautica addetti alle previsioni, sbugiardati quelli che al cambio del tempo dicevano di sentire male alle ossa ed infine era inevitabilmente crollato il mercato delle piante grasse. Tale situazione influiva negativamente nel sistema nervoso delle persone, per cui non era raro che qualche automobilista esasperato dalle continue file ai semafori, si imbottisse di tritolo facendosi saltare in aria nel mezzo di un incrocio bloccato, oppure che fossero aggrediti ad esempio i venditori dell'herbalife o i ricercatori di firme per la droga, comunque tutti coloro che fermando la gente per strada dicevano:”scusa hai un minuto….”. Capitava frequentemente di vedere gente con 9 dita per mano o 4 paia di orecchie, cani alti 6 metri a cui piaceva il Petrus e non l'acqua, gorilla nani da appartamento che abitavano in foreste di bonsai, macchine con 3 sterzi e pedali sul cofano anteriore. Inevitabilmente anche il mondo del calcio aveva risentito di questo marasma generale. Innanzi tutto perché gli atleti dovevano giocare, per non morire, con bombola ad ossigeno e ombrello in testa. Nei campi durante il periodo delle piogge l'erba copriva quasi interamente i giocatori e gli spalti venivano costruiti sottovuoto, costringendo gli spettatori a galleggiare, per l'assenza di gravità come astronauti. La televisione continuava farla da padrona e per questo ogni calciatore era munito di telecamera e computer palmare, per digitare in diretta le sue impressioni su un'azione, un fallo, un goal ecc. Gli arbitri per maggiore spettacolarità erano autorizzati, in caso di espulsione, ad uccidere l'atleta scorretto e due familiari a lui più cari e in caso di calcio di rigore, nel punto della caduta doveva essere disegnata in terra con il gesso la sagoma del giocatore atterrato, affinché la polizia potesse eseguire tutti i rilevamenti del caso. Per i più malati, esisteva la possibilità di abbonarsi al satellite con la formula “full”, cioè seguire oltre ai match, anche gli allenamenti, le partitelle in famiglia della squadra del cuore ed essere collegati 24 ore su 24 con la casa del giocatore preferito. Gli incontri, per tenere più spettatori possibile incollati allo schermo, venivano giocati a sorpresa sia come giorno della settimana che come orario, il suono di Sunto a Siena ad esempio, precedeva di qualche minuto la gara per invitare i pochi irriducibili a recarsi allo stadio. Un biglietto costava come una casa alla Costarella, pesava 30 kg. essendo di marmo egiziano con dimensioni di 3 x 2 mt. , doveva essere conservato per tutta la partita pena l'arresto ed essere portato all'autorità competente, la cava di Pievescola, per lo smaltimento. Prima di entrare nel settore sottovuoto, era obbligatorio, onde evitare embolie, sostare per 15 minuti nella camera iperbarica e per eliminare possibili atteggiamenti aggressivi ingerire 12 pasticche di psicofarmaci da abbinare con un litro e mezzo di bromuro retard. I tifosi ospiti venivano sistemati in speciali gabbie in cui veniva trasmessa musica dodecafonica, interrotta ogni 10 minuti da aggiornamenti sulla viabilità e oroscopo del giorno. Tutto era perfetto, tutto era bellissimo.
COSE A CASO di Simone Taddei
A causa del buco dell'ozono e non del culo, l'aria sulla terra divenne irrespirabile, uscire all'aperto era come pedalare in bicicletta dietro un pullman del Tra.In. Sei mesi l'anno pioveva a dirotto, sei mesi sole a picco, per questo erano stati licenziati tutti i colonnelli dell'aeronautica addetti alle previsioni, sbugiardati quelli che al cambio del tempo dicevano di sentire male alle ossa ed infine era inevitabilmente crollato il mercato delle piante grasse. Tale situazione influiva negativamente nel sistema nervoso delle persone, per cui non era raro che qualche automobilista esasperato dalle continue file ai semafori, si imbottisse di tritolo facendosi saltare in aria nel mezzo di un incrocio bloccato, oppure che fossero aggrediti ad esempio i venditori dell'herbalife o i ricercatori di firme per la droga, comunque tutti coloro che fermando la gente per strada dicevano:”scusa hai un minuto….”. Capitava frequentemente di vedere gente con 9 dita per mano o 4 paia di orecchie, cani alti 6 metri a cui piaceva il Petrus e non l'acqua, gorilla nani da appartamento che abitavano in foreste di bonsai, macchine con 3 sterzi e pedali sul cofano anteriore. Inevitabilmente anche il mondo del calcio aveva risentito di questo marasma generale. Innanzi tutto perché gli atleti dovevano giocare, per non morire, con bombola ad ossigeno e ombrello in testa. Nei campi durante il periodo delle piogge l'erba copriva quasi interamente i giocatori e gli spalti venivano costruiti sottovuoto, costringendo gli spettatori a galleggiare, per l'assenza di gravità come astronauti. La televisione continuava farla da padrona e per questo ogni calciatore era munito di telecamera e computer palmare, per digitare in diretta le sue impressioni su un'azione, un fallo, un goal ecc. Gli arbitri per maggiore spettacolarità erano autorizzati, in caso di espulsione, ad uccidere l'atleta scorretto e due familiari a lui più cari e in caso di calcio di rigore, nel punto della caduta doveva essere disegnata in terra con il gesso la sagoma del giocatore atterrato, affinché la polizia potesse eseguire tutti i rilevamenti del caso. Per i più malati, esisteva la possibilità di abbonarsi al satellite con la formula “full”, cioè seguire oltre ai match, anche gli allenamenti, le partitelle in famiglia della squadra del cuore ed essere collegati 24 ore su 24 con la casa del giocatore preferito. Gli incontri, per tenere più spettatori possibile incollati allo schermo, venivano giocati a sorpresa sia come giorno della settimana che come orario, il suono di Sunto a Siena ad esempio, precedeva di qualche minuto la gara per invitare i pochi irriducibili a recarsi allo stadio. Un biglietto costava come una casa alla Costarella, pesava 30 kg. essendo di marmo egiziano con dimensioni di 3 x 2 mt. , doveva essere conservato per tutta la partita pena l'arresto ed essere portato all'autorità competente, la cava di Pievescola, per lo smaltimento. Prima di entrare nel settore sottovuoto, era obbligatorio, onde evitare embolie, sostare per 15 minuti nella camera iperbarica e per eliminare possibili atteggiamenti aggressivi ingerire 12 pasticche di psicofarmaci da abbinare con un litro e mezzo di bromuro retard. I tifosi ospiti venivano sistemati in speciali gabbie in cui veniva trasmessa musica dodecafonica, interrotta ogni 10 minuti da aggiornamenti sulla viabilità e oroscopo del giorno. Tutto era perfetto, tutto era bellissimo.
contestazione
Per quanto può valere la posizione di un singolo, aderisco a pieno titolo alla presa di posizione dei Vecchi Ultras. Il bene del Siena, a mio parere, adesso passa attraverso la contestazione alla dirigenza bianconera ed al pieno sostegno alla squadra. Non è ammissibile una perdita di dignità così marcata. Nel momento del bisogno si accetta tutto, come poi succede in ogni altro contesto, dalla famiglia, al lavoro ecc., ma il minimo indispensabile occorre sia garantito. Se gli accordi con Beppino o altri, al momento dell'acquisizione della società erano diversi, non ha nessuna importanza perche la proprietà è questa e questa deve rispondere. Credo che anche i fatti delle giovanili, di cui ho solo sentito parlare e non accertato di persona, per cui non entro nel merito, se veritieri , possono generare solo rabbia perchè, oltretutto, tirano in ballo anche le famiglie dei ragazzi e la loro vita quotidiana extra-calcistica. Non sono stato, non sono e probabilmente non sarò mai uno buono a contestare, quindi anche se spero che durante la partita prevalga l'incitamento per la robur, credo che a questo punto la linea critica sia doverosa. Mi scuso di avere usato questo blog per un argomento serio.
giovedì 1 maggio 2014
Gamma Style
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