lunedì 19 maggio 2014

sanprosperos news

La peste del terzo millennio ha colpito ancora e questa volta proprio nella nostra città che fino ad adesso sembrava totalmente immune alla malattia. La sindrome del gioco d'azzardo, vero flagello dei tempi moderni, è divampata con  irruenza e collera incontrollata. I fatti: il protagonista B.T. di 48 anni è un rispettabile padre di famiglia, timorato di Dio, libero professionista, paracadutista provetto, volontario della Pubblica Assistenza, donatore di piastrine, mago del fai-da-te, maestro zen, cartomante, metereologo a lunga gittata, bevitore di succhi bio, poeta minimalista, suonatore di cornamusa e venditore di Bibbie braille per non vedenti. Una serata tranquilla, come tante. Dopo aver fatto la spesa al supermercato, durante il tragitto di ritorno verso casa per depositare le borse, l'uomo passa con la vettura davanti alla sala slot di Viale Toselli. Da quanto dichiarato agli inquirenti, sente uno stimolo irrefrenabile di fermarsi. Avendo trascorso otto anni in una comunità di intossicati dalle scommesse ed essendone uscito redento, cerca di tirare dritto ma , proprio in quell'attimo, fora il pneumatico della macchina passando sopra ad un'istrice delle nevi, uscito allora dal letargo. E' la causa scatenante. Mentre il povero animale latra disperatamente infilzato nella ruota anteriore sinistra, B.T. esce senza rimorsi, con gli occhi sgranati, mandibola serrata ed entra senza indugio nel locale. Appena all'interno, non avendo spicci ma solo soldi a pitti, scambia dalla cassiera circa un migliaio di euro in banconote da cento e duecento. Trema come un a foglia, quando riceve le monete. La commessa lo guarda, probabilmente vorrebbe anche dissuaderlo, ma poi riceve l'oroscopo via sms e lascia perdere. L'uomo divorato dalla bramosia sceglie un videopoker e inizia a dialogarci come se fosse un parente prossimo. Mille euro vanno in fumo in pochi minuti. L'atmosfera nella sala si taglia a fette, anche materialmente perché si staglia un bafore umido che avvolge ogni cosa. Il locale si svuota e si instaura un silenzio irreale. Dalla caligine spunta di nuovo l'individuo, sempre più sfigurato, che chiede di cambiare altri duemila euro. La cassiera controlla le banconote, probabilmente vorrebbe anche dissuaderlo, ma poi riceve una suoneria via sms e lascia perdere. Il gruzzolo viene disintegrato in meno di mezz'ora. A questo punto B.T. impazzisce. Prima, tenta di ammansire il marchingegno raccontando una patetica storia familiare a cui la macchina non risponde e poi, completamente fuori controllo, ruba un martello ad un carpentiere appena entrato e cerca di ridurre a brandelli il videopoker per recuperare l'ingente somma perduta. Niente, la macchina è corazzata. Spiritato cerca di fuggire, ma viene fermato da una volante della Polizia e portato in commissariato mediante l'uso di una camicia di forza pneumatica.

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