martedì 6 maggio 2014

Wilson

Seduto nella sua minuscola cella, iniziò a pensare su come poter evadere da quel maledetto carcere di massima sicurezza, molto riduttivo per la sua  personalità. Amava la natura e l'aria fresca, perciò dentro a quella stamberga cupa e triste si sentiva morire dentro. Condannato a 14 anni di reclusione per associazione a delinquere senza alcuno scopo, con il solo riconoscimento delle attenuanti generiche, aveva già trascorso metà della pena senza proferire, in segno di protesta, parola con nessuno. Come nel film "Cast away", il suo unico interlocutore era un pallone da pallavolo, cui aveva pitturato una rudimentale faccia e che aveva chiamato Wilson dalla la marca del produttore. Con Wilson disquisiva di tutto. Un giorno gli aveva addirittura confidato di essere bisessuale e feticista folk. La reclusione forzata però lo stava pian piano uccidendo dentro. Doveva assolutamente reagire. Dopo aver riflettuto a lungo, si fece comprare, corrompendo un secondino a tempo determinato, un martello pneumatico ed un mini-escavatore schizzofrenico  e li mimetizzò perfettamente, pitturandoli con lo stesso colore delle pareti. Iniziò a fantasticare sulla libertà. Si vide con i capelli mesciati a bere long-drink oppure , munito di tuta alare di ultima generazione, gettarsi senza paura da ogni genere di precipizio. Si accorse che traccheggiava, prendeva tempo per non agire, frenato forse dal timore di veder fallire il piano. Si impose di reagire e finalmente decise di tentare la fuga durante le feste natalizie per dare meno nell'occhio. Il giorno stabilito, per attutire il rumore, accese la radio a tutto volume e con del semplice nastro adesivo riuscì a tenere premuto il bottone dello sciacquone, in modo da farlo scaricare continuamente. Azionò il martello ed in pochi secondi sfondò il muro. A questo punto, carico come una gabbia di Faraday, salì sul mini-escavatore e sbriciolò la parete che però era portante. L'edificio si sbriciolò all'istante. Da una spessa coltre di polvere, uscirono all'impazzata centinaia di galeotti, terrorizzati ma entusiasti. In poche ore nelle immediate vicinanze del carcere si registrarono 18 stupri, moltid ei quali ai danni di ultra-ottantenni, 4 rapine a mano armata e ben 38 vassoi di bomboloni con la crema spariti nel nulla.

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