venerdì 2 maggio 2014

amarcord: fedelissimo anno 2002-2003

    FEDELISSIMO N.3 DEL 05-10-02 SIENA-VICENZA
COSE A CASO di Simone Taddei


A causa del buco dell'ozono e non del culo, l'aria sulla terra divenne irrespirabile, uscire all'aperto era come pedalare in bicicletta dietro un pullman del Tra.In. Sei mesi l'anno pioveva a dirotto, sei mesi sole a picco, per questo erano stati licenziati tutti i colonnelli dell'aeronautica addetti alle previsioni, sbugiardati quelli che al cambio del tempo dicevano di sentire male alle ossa ed infine era inevitabilmente crollato il mercato delle piante grasse. Tale situazione influiva negativamente nel sistema nervoso delle persone, per cui non era raro che qualche automobilista esasperato dalle continue file ai semafori, si imbottisse di tritolo facendosi saltare in aria nel mezzo di un incrocio bloccato, oppure che fossero aggrediti ad esempio i venditori dell'herbalife o i ricercatori di firme per la droga, comunque tutti coloro che fermando la gente per strada dicevano:”scusa hai un minuto….”. Capitava frequentemente di vedere gente con 9 dita per mano o 4 paia di orecchie, cani alti 6 metri a cui piaceva il Petrus e non l'acqua, gorilla nani da appartamento che abitavano in foreste di bonsai, macchine con 3 sterzi e pedali sul cofano anteriore. Inevitabilmente anche il mondo del calcio aveva risentito di questo marasma generale. Innanzi tutto perché gli atleti dovevano giocare, per non morire, con bombola ad ossigeno e ombrello in testa. Nei campi durante il periodo delle piogge l'erba copriva quasi interamente i giocatori e gli spalti venivano costruiti sottovuoto, costringendo gli spettatori a galleggiare, per l'assenza di gravità come astronauti. La televisione continuava farla da padrona e per questo ogni calciatore era munito di telecamera e computer palmare, per digitare in diretta le sue impressioni su un'azione, un fallo, un goal ecc. Gli arbitri per maggiore spettacolarità erano autorizzati, in caso di espulsione, ad uccidere l'atleta scorretto e due familiari a lui più cari e in caso di calcio di rigore, nel punto della caduta doveva essere disegnata in terra con il gesso la sagoma del giocatore atterrato, affinché la polizia potesse eseguire tutti i rilevamenti del caso. Per i più malati, esisteva la possibilità di abbonarsi al satellite con la formula “full”, cioè seguire oltre ai match, anche gli allenamenti, le partitelle in famiglia della squadra del cuore ed essere collegati 24 ore su 24 con la casa del giocatore preferito. Gli incontri, per tenere più spettatori possibile incollati allo schermo, venivano giocati a sorpresa sia come giorno della settimana che come orario, il suono di Sunto a Siena ad esempio, precedeva di qualche minuto la gara per invitare i pochi irriducibili a recarsi allo stadio. Un biglietto costava come una casa alla Costarella, pesava 30 kg. essendo di marmo egiziano con dimensioni di 3 x 2 mt. , doveva essere conservato per tutta la partita pena l'arresto ed essere portato all'autorità competente, la cava di Pievescola, per lo smaltimento. Prima di entrare nel settore sottovuoto, era obbligatorio, onde evitare embolie, sostare per 15 minuti nella camera iperbarica e per eliminare possibili atteggiamenti aggressivi ingerire 12 pasticche di psicofarmaci da abbinare con un litro e mezzo di bromuro retard. I tifosi ospiti venivano sistemati in speciali gabbie in cui veniva trasmessa musica dodecafonica, interrotta ogni 10 minuti da aggiornamenti sulla viabilità e oroscopo del giorno. Tutto era perfetto, tutto era bellissimo.

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