mercoledì 30 aprile 2014
l'uomo lupo
La storia di Sanprospero: Alitosi MCM
lunedì 28 aprile 2014
Giuseppe Plaitano "il primo" 51 anni dopo
Salerno, 28 aprile 1963. Giorno di
elezioni politiche. Il Vestuti, centralissimo impianto di
piazza Casalbore, è gremito: la Salernitana di
Scarnicci e Gigante si appresta ad affrontare con intenti
battaglieri la capolista Potenza, nel tentativo di afferrare
l'ultimo treno che porta alla B.
La squadra granata aveva iniziato benissimo il torneo con 4 vittorie ed un pareggio nelle prime 5 partite, poi l'inattesa flessione, l'esonero inevitabile di Piero Pasinati, l'impennata d'orgoglio con le vittorie di Ascoli e Trani sotto la nuova gestione Giunchi.
Contro i lucani, dunque, può essere la partita della svolta; nessuno immagina che verrà invece ricordata negli anni per un triste primato. La Salernitana non riesce a sfondare, il Potenza tiene ed al 42° trova addirittura il vantaggio con l'ala sinistra Vincenzo Rosito, bravo ad approfittare di una leggerezza del portiere Pezzullo. I granata protestano vivacemente per un presunto fuorigioco, ma l'arbitro Gandiolo di Alessandria non sente ragioni.
La Salernitana rientra negli spogliatoi consapevole di dover dare tutto nella ripresa per ribaltare la situazione: non ci sono alternative, per inseguire la cadetteria è obbligatorio vincere. I granata ripartono all'assalto del Potenza, in cui spiccano l'equilibrio ed il raziocinio del mediano Lodi, ma la situazione non cambia. Al 77° Gigante addomestica un buon pallone in area e viene falciato; Oliviero Visentin, cannoniere granata con 6 gol è il più vicino all'azione ed è sicuro della concessione del rigore, così come ovviamente Gigante. Gandiolo sorvola e lo stadio insorge.
Inizialmente,
un singolo tifoso invade il campo "a caccia" del fischietto
alessandrino, ma è prontamente bloccato dai
poliziotti; evidentemente con modalità non
propriamente ortodosse, perchè sul suo viso colano
righe di sangue. E' il finimondo. Il pubblico comincia ad
assieparsi ai lati del campo, accalcandosi sulle recinzioni:
almeno 20 tifosi le scavalcano e tentano la strada della
giustizia sommaria, seguiti dal resto della folla che ormai
ha fatto breccia nelle inferriate; la partita è
sospesa, Gandiolo rimedia purtroppo solamente un pugno e riesce, assieme
ai guardalinee, a riparare velocemente negli spogliatoi
grazie alla scorta degli Agenti. Dalla pancia dello stadio
potrà appena percepire gli echi della furibonda
guerriglia in atto sul prato.La squadra granata aveva iniziato benissimo il torneo con 4 vittorie ed un pareggio nelle prime 5 partite, poi l'inattesa flessione, l'esonero inevitabile di Piero Pasinati, l'impennata d'orgoglio con le vittorie di Ascoli e Trani sotto la nuova gestione Giunchi.
Contro i lucani, dunque, può essere la partita della svolta; nessuno immagina che verrà invece ricordata negli anni per un triste primato. La Salernitana non riesce a sfondare, il Potenza tiene ed al 42° trova addirittura il vantaggio con l'ala sinistra Vincenzo Rosito, bravo ad approfittare di una leggerezza del portiere Pezzullo. I granata protestano vivacemente per un presunto fuorigioco, ma l'arbitro Gandiolo di Alessandria non sente ragioni.
La Salernitana rientra negli spogliatoi consapevole di dover dare tutto nella ripresa per ribaltare la situazione: non ci sono alternative, per inseguire la cadetteria è obbligatorio vincere. I granata ripartono all'assalto del Potenza, in cui spiccano l'equilibrio ed il raziocinio del mediano Lodi, ma la situazione non cambia. Al 77° Gigante addomestica un buon pallone in area e viene falciato; Oliviero Visentin, cannoniere granata con 6 gol è il più vicino all'azione ed è sicuro della concessione del rigore, così come ovviamente Gigante. Gandiolo sorvola e lo stadio insorge.
Sfilano le camionette della Polizia, mentre anche le squadre piombano negli spogliatoi, per rimanervi asserragliate a lungo; fioccano i lacrimogeni, che le Forze dell'Ordine utilizzano per disperdere i facinorosi. L'assedio dura 7 ore. Si odono anche degli spari, la Polizia ritiene opportuno esplodere dei colpi in aria per intimorire ulteriormente i tifosi.
In tribuna, defilato verso la Curva Nord, siede Giuseppe Plaitano, 48enne ex Maresciallo di Marina, 4 figli. E' un attimo; il capo che reclina su un lato, il corpo che si adagia sui gradoni. Plaitano è stato appena raggiunto alla tempia da un proiettile vagante. Vani i soccorsi dei presenti. Plaitano muore in silenzio, nell'indifferenza di chi è impegnato a far danni sul prato del Vestuti, che sarà squalificato 4 turni. Bilancio tragico, cui vanno aggiunti 21 feriti, 36 contusi,fra tifosi ed Agenti ed oltre 20 milioni di danni.
E' una domenica da cani: al San Paolo di Napoli, 50 km circa più a Nord, si verificano analoghi disordini durante il match fra i partenopei ed il Modena con 62 feriti e 130 milioni di danni. Interpellato qualche anno fa sull'accaduto, Gandiolo dichiarò di non sentirsi in alcun modo responsabile, ascrivendo la volontà distruttiva di quel giorno al timore dei tifosi di perdere la partita, e le conseguenze irreparabili alla disorganizzazione delle forze dell'ordi ne, giudicate in numero troppo esiguo a presidio delle recinzioni.
Anche Gigante, protagonista del penalty non concesso, ebbe modo di rievocare quei momenti: ferma restando la nettezza del rigore, il centrocampista granata ricordò quanto fosse caotica e convulsa la situazione, specificando che i giocatori seppero con parecchio ritardo della morte di Plaitano. Negli anni successivi, altri tifosi avrebbero trovato la morte all'interno di uno stadio italiano. Giuseppe Plaitano fu "soltanto" il primo. A lui sarebbe stato dedicato uno dei più importanti club di tifosi granata.
domenica 27 aprile 2014
siena carpi : le interviste dagli spogliatoi
Dal Franchi ancora non riqualificato:
Marijo Beretta
Le abbiamo provate tutte per vincere, ma purtroppo non ci siamo riusciti, sia per sfortuna che per imprecisione. Certo, saltare il pranzo prima del match non ci aiuta, si rischia seriamente di rimanere senza energie. La prossima partita però ovvieremo a quest'inconveniente senza problemi. Stabiliremo il ritrovo al Bar Manganelli e, pagando un solo aperitivo, prenderemo una caterva di salatini che riempono stomaco e attenuano la fame. Ingegnandosi, tutto si risolve. Basta ricordarsi del viaggio di andata per il ritiro estivo. Con due abbonamenti di curva, abbiamo avuto ciascuno, un cestello con panini al cotto e crudo, crostata di marmellata e perfino una bottiglietta di acqua naturale. Ora le illazioni sulle maglie. Se non c'erano quelle bianconere perchè la lavandaia per renderle vuoleva il saldo, pace, si gioca con quelle disponibili anche se sono rosse. Io poi l'ho detto al presidente, quando non c'è fango, si possono anche stendere al sole ad asciugare senza fare il bucato, tanto se non sono macchiate chi se ne accorge. I playoff? Con tutti i contrattempi subiti, sarebbero un miracolo vero e proprio. Vorrà dire che si dorme in macchina o, se la stagione ci aiuta, in tenda, tanto quasi tutti una la possiamo trovare. Dobbiamo pensare positivo e ricordarsi sempre che i 2/3 della popolazione mondiale sopravvive in condizioni di indigenza, quindi è nostro preciso dovere onorare il lavoro anche per l'Unicef o la Caritas. Su ciò non transigo.
Lavandaia
Quest'altra volta, a questi sudici, gli lavo quelle maglie a 120° e con la candeggina, poi vedrai che orzo.
Babbo di Lamanna
Ieri ho litigato tutto il giorno. Prima al semaforo in Pescaia, quando un camper mi ha quasi speronato. Sono sceso di corsa ma l'autista era un merdone ed ha accelerato, mostrandomi il dito medio. Poi all'entrata dello stadiomi sono preso con uno steward non mi voleva far entrare perchè pensava fossi già daspato e infine in tribuna quando un carpigiano, o carpiere, o carpino ha fatto dell'humor sul pullman del Siena pignorato. Gli ho tirato un frontino solo, poi però è stato schiacciato per tutta la partita.
Speaker
Un saluto a tutti voi, dopo l'annuncio che ho fatto alla lettura delle formazioni, sicuramente non siederò in cabina radio per un bel pezzo, ma almeno sono stato franco e ho detto quello che penso, tanto di riscuotere non se ne parla.
Marijo Beretta
Le abbiamo provate tutte per vincere, ma purtroppo non ci siamo riusciti, sia per sfortuna che per imprecisione. Certo, saltare il pranzo prima del match non ci aiuta, si rischia seriamente di rimanere senza energie. La prossima partita però ovvieremo a quest'inconveniente senza problemi. Stabiliremo il ritrovo al Bar Manganelli e, pagando un solo aperitivo, prenderemo una caterva di salatini che riempono stomaco e attenuano la fame. Ingegnandosi, tutto si risolve. Basta ricordarsi del viaggio di andata per il ritiro estivo. Con due abbonamenti di curva, abbiamo avuto ciascuno, un cestello con panini al cotto e crudo, crostata di marmellata e perfino una bottiglietta di acqua naturale. Ora le illazioni sulle maglie. Se non c'erano quelle bianconere perchè la lavandaia per renderle vuoleva il saldo, pace, si gioca con quelle disponibili anche se sono rosse. Io poi l'ho detto al presidente, quando non c'è fango, si possono anche stendere al sole ad asciugare senza fare il bucato, tanto se non sono macchiate chi se ne accorge. I playoff? Con tutti i contrattempi subiti, sarebbero un miracolo vero e proprio. Vorrà dire che si dorme in macchina o, se la stagione ci aiuta, in tenda, tanto quasi tutti una la possiamo trovare. Dobbiamo pensare positivo e ricordarsi sempre che i 2/3 della popolazione mondiale sopravvive in condizioni di indigenza, quindi è nostro preciso dovere onorare il lavoro anche per l'Unicef o la Caritas. Su ciò non transigo.
Lavandaia
Quest'altra volta, a questi sudici, gli lavo quelle maglie a 120° e con la candeggina, poi vedrai che orzo.
Babbo di Lamanna
Ieri ho litigato tutto il giorno. Prima al semaforo in Pescaia, quando un camper mi ha quasi speronato. Sono sceso di corsa ma l'autista era un merdone ed ha accelerato, mostrandomi il dito medio. Poi all'entrata dello stadiomi sono preso con uno steward non mi voleva far entrare perchè pensava fossi già daspato e infine in tribuna quando un carpigiano, o carpiere, o carpino ha fatto dell'humor sul pullman del Siena pignorato. Gli ho tirato un frontino solo, poi però è stato schiacciato per tutta la partita.
Speaker
Un saluto a tutti voi, dopo l'annuncio che ho fatto alla lettura delle formazioni, sicuramente non siederò in cabina radio per un bel pezzo, ma almeno sono stato franco e ho detto quello che penso, tanto di riscuotere non se ne parla.
sabato 26 aprile 2014
amarcord Gente Vana la fanza della curva
GENTE VANA LA FANZA DELLA CURVA
Cose a caso n.12 del 14-04-01 Siena-Empoli di Simone Taddei
1) Stanotte ho sognato che si picchiava i celerini e poi gli si rubava anche i guadrini di tasca (frase sentita sul pullman per Venezia)
2) Scusi, vorrei lavare la macchina
Qual’è questa?
Si
Allora tufala nella Merse (Torsellini, Esso in Pescaia)
3) Al Siena per xxxx , gli hanno dato yyyyy e soldi.
Soldi? e chi è? (Giovanni)
4) I bianconeri son Moschettieri (Giada sull’inno del Siena)
5) Faccia da morto, AISSE (aids) (spettatore anziano della Robur ad un tifoso Cosentino molto tempo fa)
6) Civeriati (giocatore del Montevarchi) ci vediamo alle Antille (dopo circa quindici anni ancora non è stato decifrato il senso di questa frase, pronunciata da Fabio Ciani durante una partita di Coppa Italia)
7) Lo fa, lo fa, lo fa (Massimo un istante prima del rigore di F.Baresi nella finale del Mondiale Italia-Brasile)
8) Rifai il letto batina!
Cosa essere Ettore batina?
Bellissima donna (Ettore ad una occasionale amante Inglese)
9)Interrogazione scolastica di scienze:
Valenti mi dica il sangue.
Il sangue è rosso.
10) Motivo dell’assenza sul libretto di giustificazioni:
Sciopero autobus (Paolo abitante in Via Diaz frequentante l’Istituto Bandini a meno di cento metri da casa)
11) Speriamo che quando ritorni al posto della casa tu ci trovi un muchietto di sassi, ma non di macerie, proprio un mucchiettino di pietre e tutto intorno pulito (Lino)
12) RIENTRATE TESTE DI CAZZO (Francesco a squarciagola ai compagni negligenti, tutto da solo in difesa contro sei attaccanti avversari, in un match amatoriale al campino del Pietriccio)
13) Cappero, Capperoo, Capperoooooo, ma questo che è entrato ora chi lo deve marcare?
Io l’ho detto all’inizio, ad ogniuno il suo!!! (Luciano Capperucci ad un suo giocatore Imolo Falossi)
14) Se toccate il mi’figlolo v’ammazzo con le mani (Luca Signorini in arte Buttero, ad un gruppo di Ultrà del Pisa che lo aveva circondato nei pressi dell’Arena Garibaldi, inutile dire che il manipolo si disperdeva dopo pochi secondi).
15) N’ho buscate come un noce davanti alla Favorita, c’avevo i gins stretti e non m’è riuscito di levare le mani di tasca.
Tre o quattro anni fa la troupe di C3T con in testa Maurizio Bianchini effettua i collegamenti dalle contrade al termine delle cene della prova generale.
In diretta dal Bruco, il supertelegattone del video senese, cerca di intervistare un gruppo di ragazzini fra i quali uno è in chiara difficoltà.
Dopo le rituali domande, vedendo sempre il cittino sofferente e alla ricerca di uno scoup inaspettato, inizia a chiedere insistentemente la ragione di tale stato fisico.
Al che dopo qualche rifiuto, il bordello gli dice testualmente:
mi sento male, non so se sia stato il bere o il mangiare però ho fatto una caata così (indicandone anche le dimensioni con un gesto delle mani).
Il supercatafonato inviato televisivo, tutto inorridito cerca di riprendersi:
non si dice in quel modo è da maleducati, si dice feci (inteso come sinonimo di merda).
E l’altro:
è uguale un cambia niente “feci una caata”
Cose a caso n.12 del 14-04-01 Siena-Empoli di Simone Taddei
1) Stanotte ho sognato che si picchiava i celerini e poi gli si rubava anche i guadrini di tasca (frase sentita sul pullman per Venezia)
2) Scusi, vorrei lavare la macchina
Qual’è questa?
Si
Allora tufala nella Merse (Torsellini, Esso in Pescaia)
3) Al Siena per xxxx , gli hanno dato yyyyy e soldi.
Soldi? e chi è? (Giovanni)
4) I bianconeri son Moschettieri (Giada sull’inno del Siena)
5) Faccia da morto, AISSE (aids) (spettatore anziano della Robur ad un tifoso Cosentino molto tempo fa)
6) Civeriati (giocatore del Montevarchi) ci vediamo alle Antille (dopo circa quindici anni ancora non è stato decifrato il senso di questa frase, pronunciata da Fabio Ciani durante una partita di Coppa Italia)
7) Lo fa, lo fa, lo fa (Massimo un istante prima del rigore di F.Baresi nella finale del Mondiale Italia-Brasile)
8) Rifai il letto batina!
Cosa essere Ettore batina?
Bellissima donna (Ettore ad una occasionale amante Inglese)
9)Interrogazione scolastica di scienze:
Valenti mi dica il sangue.
Il sangue è rosso.
10) Motivo dell’assenza sul libretto di giustificazioni:
Sciopero autobus (Paolo abitante in Via Diaz frequentante l’Istituto Bandini a meno di cento metri da casa)
11) Speriamo che quando ritorni al posto della casa tu ci trovi un muchietto di sassi, ma non di macerie, proprio un mucchiettino di pietre e tutto intorno pulito (Lino)
12) RIENTRATE TESTE DI CAZZO (Francesco a squarciagola ai compagni negligenti, tutto da solo in difesa contro sei attaccanti avversari, in un match amatoriale al campino del Pietriccio)
13) Cappero, Capperoo, Capperoooooo, ma questo che è entrato ora chi lo deve marcare?
Io l’ho detto all’inizio, ad ogniuno il suo!!! (Luciano Capperucci ad un suo giocatore Imolo Falossi)
14) Se toccate il mi’figlolo v’ammazzo con le mani (Luca Signorini in arte Buttero, ad un gruppo di Ultrà del Pisa che lo aveva circondato nei pressi dell’Arena Garibaldi, inutile dire che il manipolo si disperdeva dopo pochi secondi).
15) N’ho buscate come un noce davanti alla Favorita, c’avevo i gins stretti e non m’è riuscito di levare le mani di tasca.
Tre o quattro anni fa la troupe di C3T con in testa Maurizio Bianchini effettua i collegamenti dalle contrade al termine delle cene della prova generale.
In diretta dal Bruco, il supertelegattone del video senese, cerca di intervistare un gruppo di ragazzini fra i quali uno è in chiara difficoltà.
Dopo le rituali domande, vedendo sempre il cittino sofferente e alla ricerca di uno scoup inaspettato, inizia a chiedere insistentemente la ragione di tale stato fisico.
Al che dopo qualche rifiuto, il bordello gli dice testualmente:
mi sento male, non so se sia stato il bere o il mangiare però ho fatto una caata così (indicandone anche le dimensioni con un gesto delle mani).
Il supercatafonato inviato televisivo, tutto inorridito cerca di riprendersi:
non si dice in quel modo è da maleducati, si dice feci (inteso come sinonimo di merda).
E l’altro:
è uguale un cambia niente “feci una caata”
giovedì 24 aprile 2014
La storia di Sanprospero: Litigiosi IV
mercoledì 23 aprile 2014
Il tedescaccio
martedì 22 aprile 2014
lunedì 21 aprile 2014
A tu per tu con i campioni della Robur : Angelo Mariano de Almeida
Hai mai infranto la legge?
Oggi sono un uomo onesto, ma da ragazzo purtroppo lo ero di meno. L'episodio che mi ricordo più nitidamente risale al 1994 quando possedevo una bancarella di prodotti tipici al mercato di Salvador. Ecco, ora lo posso raccontare, vendevo olio di colza spacciandolo per gasolio agricolo e salsa per crostini neri fatta con i fagatini di pollo anzichè con la milza. Inoltre, solo su richiesta, rubavo il piombo applicato sui cerchi delle macchine per l'equilibratura dei pneumatici e lo rivendevo sottobanco ad un gruppo di pedofili cinesi, che lo usavano, pretto, come afrodisiaco nei giorni del carnevale.
Cosa vorresti provare che non conosci?
Ci sono molte cose che mi vengono in mente, ma credo, senza ombra di dubbio, lo stendibiancheria Gulliver della Foppapedretti. Solo un genio poteva progettare un simile attrezzo, in grado, in uno spazio minimo, di fare stendere quasi 4 km lineari di biancheria.
Bevanda alcolica?
Il Vin Santo del Nonno, quello nel fiasco da un litro e mezzo. Ne sono così innamorato che spesso lo bevo a garganella.
Hai mai appeso la bandiera della pace?
No, mai. Io tifo per il Corinthians e non mi vendo
Possiedi giocattoli erotici? Quali?
Ne ho parecchi perchè io, essendo un vegano sessuale, adopro solo trastulli naturali, come cetrioli, ananas,giunchi, ninfee,semeli ecc. Il problema grosso è che vanno a male velocemente, quindi se qualche sera salto il turno, con molta probabilità li devo buttare nell'organico e mi scoccia parecchio
A chi righeresti la macchina?
A Fefy, voleva lasciare Pinga in panchina a favore di Sciaccaluga
Chi pagheresti per una notte di sesso? Perchè e quanto.
Se devo essere sincero a me le donne piacciono robuste e un pò attempate. Dico Tina Turner. Per essere del '39 mi sembra sempre aitante. Andrei per lei, anche se sono molto combattuto con Marisa Laurito, che forse è più fornita di seno. Non posso, visto il momento, parlare di cifre. Comunque potrei portare il suo nome sulla maglia, come sponsor, per un paio di partite
Il più bel complimento che hai ricevuto?
Qualche tempo fa, una ragazza peruviana, mentre stavamo in equilibrio sul Tagadà, mi disse che secondo lei assomigliavo molto a Philip Michael Thomas di Miami Vice
vite a tutta gallara: Riccardo Cioni DJ full time
Di Radio Quattro è stato anche direttore
artistico. Riccardo
Cioni ha partecipato a varie trasmissioni televisive sia della Rai che della
Fininvest: Domenica in, Un disco per l'estate, Pronto
Raffaella con Raffaella Carrà, Festivalbar,
Discoring, Discoteca Festival. Inoltre, come se non bastasse, ha interpretato anche
un film dal titolo “Champagne e fagioli” cult movie d’essai,
dove rivestiva il ruolo di Lapo, un ufficiale
dell'Academia Navale di Livorno. Ha inciso i dischi: Smoke
the funk (1980), Funk funk (1981), In America (1982), Cho-cho train
(1983), Darkness inside
(1984), Arizona (1985) e "Camminando da solo”. Analizzati
da maestri della comunicazione, i testi in lingua inglese risultano all’unisono
tutti inventati di sana pianta. Dimostrazione ne è un aneddoto famoso durante una serata al Kursall, un giovane americano, riferendosi ad un disco-mix, gli chiese:”waths it’s?” e lui
prontamente gli rispose: “i ‘cheeeeeeee?”. Se nella dance si vuole identificare un personaggio che da oltre 30
anni suscita con la sua musica “Sensazioni Meravigliose”, un solo nome emerge,
Riccardo Cioni, che con la sua ultra trentennale carriera è un autentico
pioniere della dance music. Riccardo Cioni è "The Godfather of
Funky", un D.J. capace di creare ed imporre uno stile musicale che ha
fatto scuola ovunque, nel quale melodia e ritmo coesistono come un’unica
entità. Grazie alla sua inconfondibile voce che rivela le sue passate
esperienze di cantante e corista della sua band, dove suonava il basso, canta e
anima le sue serate speciali dove il pubblico si fonde in un tutt’uno con la
musica dando vita allo show più felice e divertente in assoluto. D.J., remixer,
artista e produttore, Riccardo Cioni ha nel carniere decine di creazioni
discografiche internazionali, una su tutte la famosissima "In
America", la cui versione mix durava circa 8 minuti. In sala di
registrazione infatti, si erano scordati di spengere il mangia-nastri e così il
disco si interruppe solo perché finì la cassetta. Di particolare rilievo la
meno conosciuta e più insensata “Maccaroni Radio”del 1984. Al suo attivo anche
la prima scuola italiana per Disc Jockey nel 1975, in collaborazione con la
mitica AID. I partecipanti, imbufaliti, alla seconda lezione tentarono di
linciarlo e fu salvato solo dall’intervento del suocero che sguinzagliò Belzebù,
il Bull Terrier di famiglia pluridecorato nei combattimenti tra cani feroci. Oggi
continua ostinatamente la sua attività in migliaia di locali, bettole e osterie di tendenza.
domenica 20 aprile 2014
serata per la riqualificazione dell'area del rastrello
I gruppi organizzati della tifoseria senese organizzano venerdì 25 aprile dalle ore 22.00 presso il Bar Le Logge, in via Pantaneto n.11, una serata di puro divertimento a favore della riqualificazione dell'area del Rastrello. Per l'occasione suoneranno dal vivo i mitici ed inossidabili Dinosauri. La presenza di chi è a favore del progetto è quantomai gradita e importante. Stando a casa si incrementano solo le bollette, ma non si cambia niente. Spargere voce più possibile.
La partita dimenticata
Buona Pasqua
sabato 19 aprile 2014
venerdì 18 aprile 2014
spezia siena le interviste dagli spogliatoi
dal Picco
Marijo Beretta
Ora basta! Questa sconfitta estremamente ingiusta è figlia del momento. E' chiaro. Lapalissiano. Come potrebbe essere altrimenti. Ti tolgono i mezzi, quindi devi andare con i tuoi, carichi i ragazzi più giovani e che fai; loro bevono senza problemi e chi guida si deve riguardare perché i limiti sull'assunzione di alcool sono bassissimi. Poi sei quasi arrivato, prendi un moijto in scioltezza, riparti, e dopo alcune centinaia di metri ti fermano a tradimento. Una pattuglia di vigili urbani motorizzati, ti blocca senza motivo apparente. Palloncino e..... crack, la patente si volatilizza. Arrivi a piedi allo stadio. Il tornello non si apre perché non ho la tessera del tifoso e nessuno crede che sono l'allenatore della squadra ospite . Scavalco il muro di cinta, sopra ad una gru del porto abilmente guidata da Antonelli, entro da un pertugio nella tribuna coperta e mi si foga il pastore maremmano della lavandaia. Poi la partita. Un tiro subito e un goal al passivo. Giochi novanta minuti praticamente nella loro metà campo e non raccatti niente. Alla fine, sono tornato con un pullman del Marozzi che in 47 giorni arrivava pure in Nepal.
Babbo di Lamanna
Questi portuali. Ma con me trovano duro. Quel tullero voleva fare lo spiritoso, ma io gli ho dato una magliata d'acchito e l'ho spento come un lume a olio. Quest'altra volta ci pensano due volte prima di fare gli spiritosi. Se era per me, lo portavo per un orecchio a Como, lo buttavo in cantina e ce lo tenevo fino alla festa della repubblica del 2 giugno. Da qui alla fine, se il mio Eugenio non riscuote ne picchio una fastella, tanto ho bellevvisto qui bisogna campare di prepotenza. Basta con il ragionare, il buonismo e quant'altro.
Leader Maximo Mexaroma
Vi prego, non parlo e ho furia. Qui fuori dalla tribuna dice gironzola il babbo di Lamanna, non vorrei m'agguantasse.
Marijo Beretta
Ora basta! Questa sconfitta estremamente ingiusta è figlia del momento. E' chiaro. Lapalissiano. Come potrebbe essere altrimenti. Ti tolgono i mezzi, quindi devi andare con i tuoi, carichi i ragazzi più giovani e che fai; loro bevono senza problemi e chi guida si deve riguardare perché i limiti sull'assunzione di alcool sono bassissimi. Poi sei quasi arrivato, prendi un moijto in scioltezza, riparti, e dopo alcune centinaia di metri ti fermano a tradimento. Una pattuglia di vigili urbani motorizzati, ti blocca senza motivo apparente. Palloncino e..... crack, la patente si volatilizza. Arrivi a piedi allo stadio. Il tornello non si apre perché non ho la tessera del tifoso e nessuno crede che sono l'allenatore della squadra ospite . Scavalco il muro di cinta, sopra ad una gru del porto abilmente guidata da Antonelli, entro da un pertugio nella tribuna coperta e mi si foga il pastore maremmano della lavandaia. Poi la partita. Un tiro subito e un goal al passivo. Giochi novanta minuti praticamente nella loro metà campo e non raccatti niente. Alla fine, sono tornato con un pullman del Marozzi che in 47 giorni arrivava pure in Nepal.
Babbo di Lamanna
Questi portuali. Ma con me trovano duro. Quel tullero voleva fare lo spiritoso, ma io gli ho dato una magliata d'acchito e l'ho spento come un lume a olio. Quest'altra volta ci pensano due volte prima di fare gli spiritosi. Se era per me, lo portavo per un orecchio a Como, lo buttavo in cantina e ce lo tenevo fino alla festa della repubblica del 2 giugno. Da qui alla fine, se il mio Eugenio non riscuote ne picchio una fastella, tanto ho bellevvisto qui bisogna campare di prepotenza. Basta con il ragionare, il buonismo e quant'altro.
Leader Maximo Mexaroma
Vi prego, non parlo e ho furia. Qui fuori dalla tribuna dice gironzola il babbo di Lamanna, non vorrei m'agguantasse.
mercoledì 16 aprile 2014
amarcord Gente Vana la fanza della curva
GENTE VANA LA FANZA DELLA CURVA
Cose a caso n.10 del 18-03-01 di Simone Taddei Siena-Cosenza
IL TREND DEL
RASTRELLO, INTERVISTA A Lallo
Mercoledì, in mattinata a San Prospero si è svolto il
consueto mercato settimanale, non quello parallelo ed allora quale migliore
imput per intervistare un mago della moda, relegato purtroppo in un settore
dello stadio, ma che per conoscenze tecniche potrebbe ambire a palcoscenici ben
più importanti?
Iniziamo dai primi ricordi
Sono gli anni della C1 di bassa categoria, il materiale
umano non abbonda, ma spicca imperiosa sicuramente la figura di Luigi Pilli
caricatura del tipico ultrà senese.
Due sciarpe per avanbraccio, una al quadricipite femorale
destro, pantaloni acqua in casa aderentissimi con numerosi strappi non
originali.
Anfibi completamente a vista con punta stondata rivolta
verso l’alto, capello totalmente rasato versione skinead talvolta coperto da un
passamontagna creato artigianalmente, stile Nocs.
Scomparso.
In generale l’abbigliamento del periodo si potrebbe definire
“pucioso rivisitato”, composto da bomber o chiodo di pelle invecchiata, jeans
stretto, capello lungo trasandato, originato dalla mancata assunzione di
prodotti balsamici, come il classico Kerastase e barba obbligatoriamente lunga.
Le donne in questo periodo sono esigue e particolarmente
brutte, eccetto Simona che si distingue oltre che per un impegno lodevole
accompagnato da una carica di simpatia spiccata, anche per un buon paio di
natiche, rare per gli anni in questione (ho deciso di non togliere questo passo perchè risulta comunque un bel ricordo di una splendida persona)..
Qual è stata l’evoluzione ?
Occorre necessariamente individuare tre periodi ben precisi
1- Girone di andata campionato C1 ‘99/2000
Scompare tristemente il bomber che viene sostituito dal
giacchetto NORTH-SALE, le sciarpe sono sempre più casual, bianconere con
sfumatura grigia senza scritte di alcun tipo, per poter essere abbinate anche a
completi più eleganti.
Iniziano le lampade.
Per le calzature si passa dalle ALL-STAR rosse modello
basso, alle NEW BALLANCE , Franchi Via C.Angiolieri.
Occhiale a fascia Gucci.
2- Girone di ritorno campionato C1 ‘99/2000
Ultras di balconata:
Giubbotto Luna Rossa, pantalone GUESS, mentre resitono
inossidabili le NEW-BALLANCE.
Si assiste ad una impennata nella categoria femminile.
La fanno da padroni:
top corto tinta unita, pantalone a vita bassa con tanga
fluorescente volutamente visibile in fase di movimenti pronunciati.
3- Serie B
Uomini:
il massimo rappresentante è in assoluto Pandoro , T-shirt
stretta a manica lunga modello PRADA ,preferibilmente rossa, pantalone scozzese
attillato di HELMUT LANG , Franchi Via C.Angiolieri, scarpa PRADA SPORT,
foulard stile Roberto Cavalli con nodo laterale, abbronzatura artificiale e gel
q.b. (quanto basta)
Scompare la sciarpa.
Donne:
pettinatura creata appositamente il sabato pomeriggio,
maglietta trasparente atta ad evidenziare il reggiseno imbottito all’olio, ultima
generazione acquistabile presso In Fiore Via Banchi di Sopra, pantalone con
lunghette sovrapposta, perizoma a filo, scarpe rigorosamente con tacco.
Per tutti, occhiali leggermente a fascia con lenti sfumate
sempre di GUCCI ,Ottica Ricci Via Banchi di Sopra.
martedì 15 aprile 2014
razza robur: i campioni che hanno fatto la storia. Michele Mignani
Michele Mignani nasce il 30/04/1972 a Genova nel quartiere Assegno, costruito in un'ansa trapezoidale dell'Autostrada del Sole . Alla sorprendente età di 2 anni apre un librettino al portatore, di cuoio, presso la Banca dei Primi Passi di Rapallo Scalo. In esso accantona i proventi ricevuti sia per la caduta dei dentini di latte, sia dalla cattura delle lucciole, che sterminerà in breve tempo fino alla provincia di La Spezia e oltre. A 4 anni apre una bancarella nella Darsena del porto di Genova, in cui vende il suo abbigliamento che indossa, carillon per la nanna, secchielli e palette restaurate. Ripara inoltre biciclettine e macchinine a pedali per neonati. A scuola viene soprannominato dal bidello accondiscendente “Il re delle fotocopie”, in quanto dedica intere giornate a quest’attività pur di non comprare un libro di testo. Il primo motorino lo acquista all’Ikea delle Cinque Terre; uno splendido mosquito di betulla e frassino, ruote di asfalto drenante, con autonomia di 700 metri, che si impone di usare non più di una volta al mese. La paghetta settimanale, che a malincuore la nonna gli elargisce, la investe in mini-bot e ipo-cct, ricavandone un interesse netto del 12,45%, che reinveste a sua volta in azioni finanziarie volatili. Alle scuole medie inferiori, durante l'intervallo mette all'asta la colazione preparatagli con amore dalla madre, per cifre esorbitanti, tanto da essere apostrofato dal Preside dell’istituto come un predestinato agli affari. In un tema in classe, appare addirittura veggente, auspicando di poter aprire da grande, un compro-oro e qualcosa anche d'argento. Con i vari proventi che testardamente si è procurato nel tempo, in 2° media acquista, in un'asta on-line per scafisti, un canotto indistruttibile, che nei mesi estivi affitta a gruppi di teen-ager in cerca di forti emozioni sessuali. All’età di 13 anni inizia a giocare a pallone con quello degli altri. Denota subito predisposizione per il calcio. I suoi familiari non lo ostacolano, in quanto non usa più la doccia a casa. Di lui si accorge la Sampdoria che lo fa esordire nella massima serie il 13 gennaio 1991 in occasione del match in trasferta a Lecce. E' l'inizio di una carriera folgorante.
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