domenica 20 aprile 2014

La partita dimenticata

La partita era della massima importanza. La squadra perdente sarebbe sicuramente retrocessa e tutti i giocatori ibernati per alcuni tera-secoli. Il match si disputava, trattandosi di uno spareggio secco, in campo neutro sul pianeta Clitoride. Le squadre che si contendevano la permanenza nella massima serie erano l'Atletico Cassiopea e la Dinamo Pleiade. Lo stadio comunale, un gioiello d'architettura, era stato  ricavato da un blocco unico di cobalto ed aveva la forma dello Jedi. Per costruirlo erano occorsi otto millesimi di secondo terrestre, impiegando ben due operai specializzati alti 15 supernove  e un phon enorme a raggi uva, per rendere mallelabile il macigno. Una volta ultimate le finiture, cioè in un attimo,  l'impianto poteva contenere 25.000.000 di marziani vestiti attillati oppure 16 FortunaDraghi della storia infinita, messi per lungo. Le misure di sicurezza, vista la delicatezza dell'incontro, furono imponenti. Davanti ad ogni entrata vennero disposti sei oracoli di azoto, in grado di riconoscere eventuali hooligan, anche in assenza di battito cardiaco. Nell'atmosfera adiacente all'impianto, una serie di sfingi di marzapane armate con corolli cosmici, avevano licenza di abbattere qualsiasi essere innaturale non munito di tessera del tifoso universale, che avesse, anche accidentalmente, sorvolato  le vicinanze dello stadio. I tifosi di entrambe le compagini, vennero liofilizzati in atmosfera protetta per essere meglio trasportati nei settori a loro riservati. I Cassiopeoti arrivarono sfiniti dal viaggio, vista l'enorme quantità di orbite che avevano dovuto percorrere per arrivare alla meta. I Pleiadesi invece, optarono  furbesacmente per un buco nero di nuova formazione che si dimostrò proverbiale portandoli a destinazione in un battito di ciglio. Purtroppo, nonostante le ingenti misure di sicurezza, le due tifoserie vennero a contatto in un pianeta satellite sconosciuto. Il bilancio degli scontri registrò ben 16 tifosi arsi e 357 dispersi nell'universo. La partita ebbe inizio in un clima incandescente. I giocatori, a bordo di quad elettrostatici, fecero in loro ingresso sull'arena sostenuti a gran voce dalle loro rispettive tifoserie. Alla prima azione l'arbitro, un venusiano verde fosforescente molto carismatico, venne inghiottito da un ramarro molecolare affamato. Senza direttore di gara, le compagini iniziarono ad offendersi ad ultrasuoni e poi in onde medie. Il fragore tremendo che proveniva dal rettangolo di gioco, scatenò il putiferio sulle tribune. Memori dei gravi episodi accaduti prima dell'incontro, gli agenti preposti al mantenimento dell'ordine pubblico, caricarono la folla. Per il calore sprigionato dallo scontro fisico, la struttura dello stadio iniziò a cedere. Nessuno però sembrava rendersi conto del pericolo. Dopo molti anni-luce di incidenti incessanti, il settore alfa della gradinata iperbarica e si ribellò e prese vita mangiando tutto lo stadio senza lasciarne traccia.
Buona Pasqua

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