Feci colazione assieme ai Fantastici 4. Ordinai un carburo
di zolfo e due Optalidon tiepidi, l'uomo pietra un tramezzino di marmo con
breccia di Pievescola, la torcia umana uno zippo affogato nella diavolina, la
donna invisibile non lo so e l'uomo gomma un Big Babol ai frutti esotici.
Dovetti pagare. Mentre parlavamo del più e del meno, un brutto ceffo cercò di
sottrarmi il portafoglio dalla tasca posteriore dei pantaloni. Alla vista
probabilmente era un disperato senza occupazione e fissa dimora. Lo dedussi perché
indossava un paio di espadrillas, nonostante fossimo in pieno inverno. Comunque,
non ebbi pietà. Senza pensarci un attimo, gli feci ingoiare a forza una pillola
detonante al salnitro e poi , con un golino, innescai l’esplosione che gli ridusse
a brandelli trachea e cistifellea. Cadde a terra. All’interno del bar si alzò
un moto d’indignazione nei miei confronti. Mentre stavo per essere linciato,
entrarono nel bar Norman Cirrosi e
Joseph the Shark, i due peggiori nemici dei Fantastici 4. Il primo ordinò un
Cynar e il secondo un’aragosta. Mr Fantastic si allungò a dismisura per tentare
di catturare il temibile duo e assicurarlo, una volta per tutte, alla
giustizia. Scaturì una bagarre furibonda. Attratti dalla confusione, si precipitarono
nel locale anche una quindicina di black block e dei sedicenti affiliati al
movimento di protesta Lilliput. Nacque così una zuffa spaventosa, tutti contro
tutti. Il bilancio fu pesantissimo. La donna invisibile selvaggiamente
stuprata, la Cosa Ben Grimm trafitto con
dei tasselli chimici e fissato ad un muro portante, la torcia messo sottovuto e
quindi impossibilitato ad innescare l’accensione, Cirrosi picchiato a sangue e
sottoposto a clistere di bicarbonato di Solvay oltre a 67 feriti tra gli ignari e sfortunati avventori.
L’unico uscito illeso fu Joseph the Shark che fu ritrovato, solo alcuni giorni
dopo, ad una conferenza pubblica per la liberazione del Dalai-Lama
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