lunedì 17 marzo 2014

Attore a tutto tondo

Fece un sacco di provini. Anche per film minori, ma nessuno si accorgeva di lui. Recitava continuamente sia davanti alla cinepresa e sopratutto nella realtà. Quella mattina si svegliò di buonumore. Fumò una canna di arbre magique al cialis, si fece la barba con l'idraulico liquido e scese in cucina. Sua madre lo attendeva, come sempre, sopra uno skateboard. Gli preparò una tisana alla ruggine antica e due fette biscottate con l'olio di olaz. Divorò tutto in pochi secondi e decise che quel giorno avrebbe interpretato un omosessuale. Si mise del minio nelle guance, indossò un paio di pantaloni di proscimmia e salì sul suo scooter di calcestruzzo. Arrivò al distributore. Il benzinaio si avvicinò. Lui lo guardò intensamente, si spruzzò dell'alchermes  nel collo e poi gli disse: “Ciaooo Pucci, mi inserisci nel serbatoio 5 euro di carburante, Purple Rain". L'uomo lo guardò perplesso e poi gli dette un frontino fotonico: “ Se non ti levi dalle scatole subito, pederasta, ti inserisco, non nel serbatoio, ma nel retto, il manometro del gonfiaggio e ti porto a 12 atmosfere”. Dette gas e fuggì. La prima prova era  riuscita benissimo, quello zotico c'era cascato in pieno. Si recò al mercato. Appena giunto alle bancarelle, si truccò come Marcel Marceau e cantò a squarciagola “Sei come la mia moto” di Jovannotti. Il caso volle che fosse presente a questo siparietto anche un omofobo russo. L'energumeno vestito di bianco, con le scarpe di ciliegio, lo guardò schifato  e tentò di smutandarlo. A questo gesto il suo cane pastore del Caucaso che teneva saldamente al guinzaglio, azzannò ad un occhio il ragazzo, che fu miracolosamente salvato solo dall'intervento di un Pony Pizza sciita.

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