mercoledì 26 marzo 2014

siena-palermo le interviste dagli spogliatoi

Dalla Favorita

Marjio Beretta.

Devo elogiare i miei ragazzi. Contro una squadra fortissima come il Palermo, abbiamo disputato una partita perfetta, senza sbavature, cercando in ogni modo di vincere. Dopo Avellino dovevamo un pò recuperare le forze e allora abbiamo optato per una cena a base di fegato con Rosso di Montalcino. Ormai da tempo ognuno paga il suo, quindi si può scegliere più liberamente cosa e dove mangiare. Poi, in un momento di euforia, Giacomazzi ci ha invitato a finire la serata a casa sua. Fuori, come al solito, pioveva e allora ci siamo seduti davanti al focolare bevendo Kambusa one l'amaricante, Rosso Antico e Don Bairo l'elisir amaro. Sua moglie poi, carinissima, ci ha servito delle ciliegie sotto spirito e un vassoio pieno di Fieste, Girelle e Mars. Schiavone e Cappelluzzo, quando le figlie di Giaco sono andate a letto, si sono addirittura fatti una canna d'erba con un arnese a forma di cono che chiamavano "cilum". Il goal di Rosseti è stato da manuale, un'azione corale degna di una squadra di categoria superiore. Peccato però che non abbiamo neppure il tempo di rifiatare, perchè subito da domani dobbiamo riprendere ad allenarci. Dove non si sa, sembra Pian del Lago o, se piove, il parcheggio coperto della Coop alle Grondaie. Se sabato prossimo vincessimo con il Brescia, possiamo guardare non più alla retrocessione ma alle zone alte.I punti di penalizzazione? Più ce li danno e più ci gasiamo.

ValerioLorenzoRosseti

“Affrontavamounagrandesquadralaprimadellaclasse. Abbiamo preparato la gara al meglio riuscendo anche a passare in vantaggio.Io, assieme anche ad altri, ho letto un sacco di recensioni su Palermo. Chi ne diceva bene e chi male. Poi, purtroppo, è arrivato il pareggio con un gol sfortunato. Ècomunqueunpuntoimportante: avremmo voluto vincere, ce l’abbiamo messa tutta ma non ci siamo riusciti. Adesso guardiamo avanti e pensiamo a sabato, alla sfida col Brescia. In quel posto lavorano sodo, parlano stretto e gli girano spesso i coglioni. Lamanna? È stato sfortunato, può capitare a tutti di sbagliare e non addossiamo a lui le colpe del risultato. Certo, è uscito di pugno su una palla a mezz'aria, sembrava un nano del circo Orfei molto più longilineo. Il gruppo? Siamo un gran gruppo, non guardiamo cosa succede fuori dal campo, anche perchè dentro non ci fanno più entrare, ma pensiamo solo a giocare e a fare bene”.

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