mercoledì 12 marzo 2014

Storie indiane



Tasso Alcolico capo della tribù degli Invalvolati era cresciuto in cattività. Mordeva chiunque gli si avvicinava, sputava puntualmente i ciccioli e ogni Santo Natale, nella letterina, chiedeva a Wanka Tanka una pista Polistil. A sorpresa però, una volta svezzato, iniziò ad assumere alcuni atteggiamenti effemminati, tanto che suo padre, Nerchia Addirizzata, all’età di 8 anni  lo portò, senza tanti fronzoli, dalla zia Vulva Appropriata. La donna navigata lo introdusse al piacere, onde prevenire spiacevoli deviazioni nel proseguo della sua vita. Al ragazzo non solo piacque, ma in breve tempo si trasformò addirittura in un’ossessione quasi maniacale. I familiari oltremodo preoccupati, prima lo fecero seguire da Pensiero Incipiente rinomato dottore della mente e poi, fallito il tentativo, lo ammansirono con una quantità smodata giornaliera di bromuro sciolto nel cappuccino mattutino. Dopo un  comprensibile periodo di sbandamento, il ragazzo sembrò però superare il problema con facilità. Un giorno, mentre si stava modellando una parrucca di bisonte alla moda, la intravide. Il loro sguardo s’incrociò per alcuni istanti. Era Corsia di Sorpasso, figlia di Cartello dell’Anasse, sindacalista convinto della confinante tribù rivale degli Indaffarati. Il pericolo era papabile. Non solo per una questione familiare, ma, soprattutto, perché si poteva innescare una guerra fratricida fra le due tribù, di cui avrebbero sicuramente approfittato gli Arapaho, da anni pronti a tutto pur di ottenere la pulizia delle strade a giorni alterni. Dopo un lungo periodo di fidanzamento clandestino, in cui dovettero camuffarsi da totem, si sposarono ed ebbero 36 figli siamesi, tutti maschi.

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