lunedì 9 giugno 2014

riprendiamo il filo. La storia di Sanprospero Leishmaniosi VII e Nevrosi LVI

post del 24/04/14.  La Storia di Sanprospero Litigiosi IV

In quel tempo San Prospero era governato dal sanguinario faraone Litigiosi IV, appartenente alla XVI dinastia. La sua ascesa fu costellata da numerosi crimini efferati, tra i quali si può sicuramente citare quello del barista Scaldosi, ucciso dalla deflagrazione di un microscopico ordigno nascosto nella carne Simmenthal, di cui era smodatamente goloso. Ma sicuramente l'omicidio del suo predecessore SospeTToso II, si contraddistinse sia per importanza che per strategia, in quanto gli permise di raggiungere il potere politico tanto agognato. La sua personalità, un mix di furbizia e malvagità bieca, si manifestò nitidamente quando, con una scusa banale, riuscì a condurre il sovrano sopra ad uno sbalzo di Via delle Grotte e con una spinta fulminea, lo gettò impietosamente in  Via Esterna di Fontebranda. L'uomo precipitò a palla di fucile e cadde moribondo nella strada sottostante, dove fu divorato, ormai esanime, dal ciclista Biascino in preda ad un tremendo calo di zuccheri. Egocentrico all'inverosimile, volle celebrare il suo avvento con un sontuoso ricevimento all'interno del Bar Silvana Vini & Panini. Durante la festa riuscì ad imprigionare, con l'inganno, nelle segrete del locale migliaia di studenti accatastati e tutti i matti della Casa-Famiglia di Viale XXIV Maggio, nel nome di una politica votata all'intolleranza ed alla pulizia etnica. Gli abitanti del quartiere, vetusti e boglioli, seriamente impauriti dalla violenza del nuovo regime, telefonarono in massa ai Vigli Urbani in cerca d'aiuto, i quali però buttarono giù senza nemmeno rispondere. In pochi mesi la guardia imperiale arrestò, con motivazioni inesistenti, tutti coloro che non aprivano la porta al suono del campanello e chi tirava dritto per strada immerso nei suoi affari. Dopo un anno di reggenza scellerata lo stato era praticamente in ginocchio. Strade e negozi vuoti, montagne di affettati scaduti sui marciapiedi e squadre di cani abominevoli a farla da padroni. Litigiosi IV fu sicuramente, a detta di tutti gli esperti di storia, uno dei peggiori faraoni che mai abbiano mai governato San Prospero.

Post del 30/04/14. La storia di Sanprospero Alitosi MCM

Alla morte di Litigiosi IV, avvenuta per overdose di ricotta delattosata scaduta, il regno di Sanprospero passò nelle mani del supremo sacerdote Alitosi MCM. La  situazione al suo insediamento era a dir poco drammatica. Il suo predecessore aveva commesso abusi e scempi talmente grandi che ormai nel quartiere regnavano solo miseria e inedia. I poveri abitanti, depradati di ogni avere, si dovevano accontentare, per sbarcare il lunario, dell'esigua carità che proveniva loro dall'aggio sulle migliaia di multe che settimanalmente venivano comminate per lo spazzamento meccanico senza preavviso delle strade principali e secondarie. Ma era poca cosa. Nessuno si poteva permettere un pasto completo giornaliero ed anche il Bar Silvana Vini & Panini, si trovava sull'orlo del fallimento, con centinaia di creditori inferociti che minacciavano di passare alle maniere forti se non fossero stati pagati celermente. Alitosi MCM, si rese conto di tutto ciò e intraprese una politica di risanamento, mirata a risollevare le sorti di quello che, un tempo, era un florido stato con tasso di longevità più alto rispetto alla Sardegna e all'isola di Okinawa in Giappone. Innanzi tutto abolì un gran  numero di tasse anticostituzionali e dette la possibilità ai residenti di aprire attività commerciali che non fossero dichiaratamente vetuste. In breve tempo, si assistette al proliferare di coiffeur e negozi di alimentari già vecchi prima di essere inaugurati. Passati alcuni anni di stallo, gli effetti di tale politica iniziarono a farsi sentire e vedere. Comparvero alcuni neonati, da tempo completamente scomparsi e addirittura fu intravisto qualche giovane fonato alla moda. Nonostante la forte opposizione al rinnovamento, che veniva attuata dalla moltitudine di vedove miliardarie accompagnate da cani piccoli e odiosi, il faraone capì che doveva trovare un'escamotage per velocizzare la ripresa e, ricorrendo al parere l'Oracolo della Fontana di Sanprospero, ebbe l'intuizione che ancora oggi sorbisce i suoi positivi effetti: il mercato settimanale. Appana si diffuse la notizia arrivarono richieste di piazzola da ogni dove, ma in particolar modo dalla città di firenze , notoria terra di omosessuali e ambulanti, nonchè nei fine settimana pescatori e cacciatori oltre che fungaioli solo nella stagione autunnale. Intorno al dodicesimo anno di reggenza lo stato, non solo uscì dalla crisi, ma ebbe un boom economico rilevante. Con l'arrivo di ricchezze fresche, Alitosi MCM iniziò a pensare all'espansione e tentò, purtroppo senza successo, di conquistare uno sbocco al mare, attaccando la fiorente città marinara di Follonica.
 
Post odierno. La storia di Sanprospero Leishmaniosi VII e Nevrosi LVI

Dopo Litigiosi IV e Alitosi MCM, il  regno passò nelle mani di Leishmaniosi VII, figlio di Psoriasi XXII, erede legittimo del trono, ma deceduto alla giovane età di sette anni per essere stato vilmente assassinato da un gruppo di separatisti della Lizza. Il faraone, esteticamente perfetto, quasi finto nei lineamenti, mal si sposava con la bruttezza diffusa nel quartiere. Bastarono poche settimane per generare i primi malumori nella popolazione. "E' troppo bello", "è una passerina", "è bu'one", " gli ha dedicato una canzone anche Tiziano Ferro", questo e molto altro ciò che serpeggiava tra la gente. Certo che anch'esso non faceva nulla per smentire tali dicerie. Usava giornalmente una quantità smodata di borotalco, tonico di cupra, acqua velva e divor odor. Davanti al municipio infatti, ogni mattina vi era un via-vai tremendo di venditori di cosmetici, prodotti di bellezza, alghe dimagranti e creme depilatorie vera sciccheria per il periodo storico. IL tempo dedicato alla cura personale era pertanto molto e la politica nei sui interessi latitava tristemente. La prosperità raggiunta poco tempo prima con Alitosi MCM si stava lentamente estinguendo. Fu così, che iniziò, da parte di molti ministri sciatti, una cospirazione per togliere di mezzo il reggente. Il pretesto fu dato dalla festa del patrono. Mentre si stavano disputando le tradizionali gare di sputi tra le famiglie nobili, molti concorrenti notarono Leishmaniosi VII in compagnia di Robertino del Conca, noto omosessuale. L'omofobia divampò incontenibile in pochi secondi e i due furono, prima picchiati a sangue e poi arsi sotto le mura della Fortezza Medicea, nel punto in cui oggi si trova la pista dei barberi calcarea. Il successore venne individuato in Nevrosi LVI, orfano dalla nascita, paralitico e per questo mai sorridente e incline alla vanità. Il suo carattere cerbero e bellicoso si manifestò in pochissimo tempo e infatti Sanprospero attaccò ed annesse ai suoi territori  tutta la zona della Lizza, Camera di Commercio, Mercatissimo della Calzatura e bar di Johnny ultimo baluardo della Siena Bene. La pulizia etnica che venne attuata fu durissima e spietata. Badanti ed albanesi furono rincorsi e percossi selvaggiamente da squadre organizzate di nonni-sprint inviperiti. Questo se da una parte portò la possibilità di espansione verso la superstrada, dall'altra generò un'avversità marcata da parte degli stati confinanti, che sfociò in un'embargo durissimo che mise in grande difficoltà il quartiere.

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