giovedì 19 giugno 2014

la storia di sanprospero: Mononucleosi II

Dopo Litigiosi IV, Alitosi MCM, LeishmaniosiVII e NevrosiLVI, il quinto faraone di Sanprospero fu Mononucleosi II. Colto e progressista, aveva compiuto gli studi umanistici presso l'Università di Capra d'Oro. Molto incline all'arte, si dilettava spesso nella pittura dipingendo preferibilmente tele raffiguranti persone malate o border-line. Ancora non regnante, durante un'infuocata assemblea presso il Bar Silvana, durante la guerra dei sei giorni contro i terribili saraceni dell'Uncinello, pronunciò la famosa frase: "la guerra in se per se è un affare da mentecatti, repressi e frustrati. Pensiamo alle libagioni piuttosto. Nella vita tanto conta solo la fica, bere e leticare". Un tripudio. Venne alzato di peso e portato in trionfo per tre giorni consecutivi. Quando finalmente si insediò sul trono, gli egizi avevano appena completato la piramide di Cheope. Mononucleosi II ne rimase folgorato e volle, anch'esso, lasciare ai posteri un'opera che fosse per l'eternità. Purtroppo la sua esperienza di pittore non gli permetteva di pensare in grande e perciò decise di fondare un consiglio di adepti, volto alla formulazione di un progetto. L'organo fu formato da Fefy il geologo, Ivo il macellaio, Mimmo il pizzicagnolo tuttofare e Michele il coiffeur dalle mani d'oro, oltre che chiaramente lo stesso faraone sommo e insindacabile giudice. Dopo vari giorni di stretto conclave, di comune accordo, venne sancita la soluzione tanto agognata. L'opera sarebbe stata costruita al di fuori dello stato sovrano, per mancanza di spazi utilizzabili e sarebbe stata visibile da ogni dove fino a molti km di distanza. Si stava parlando della Torre dei Pomodori dell'Isola d'Arbia, ancora oggi saldamente in piedi, nonostante lo scorrere del tempo. Un vero eco-mostro che per l'eternità avrebbe fatto inorridire intere generazioni e perfino il Gabibbo, vero Robin Hood del terzo millennio. I lavori furono infiniti. Per 42 anni infatti i sanprosperini trasortarono tutto a mano in quella valle sconsolata, martoriati dalle zanzare e dai tafani particolarmente mordaci. Il giorno dell'inaugurazione Mononucleosi II era decrepito, ma volle ugualmente partecipare alla cerimonia. Sfortunatamente cadde in un riluogo particolarmente profondo e nessuno riuscì a ripescarlo.

Nessun commento:

Posta un commento