venerdì 27 giugno 2014

piove, governo ladro

Il suo oroscopo gli presagiva, senza mezzi termini, fuoco e fiamme in amore e grandiosi risultati sul piano finanziario. Rimase a bocca aperta quando lo sentì decantare dalla voce suadente del suo programma televisivo preferito. Entusiasta, si fece un cappuccino con caffè d'orzo e latte di soja scremato direttamente dal casaro. Mise poi a scaldare sotto la cenere, una brioche alla farina di kamut, ripiena con confettura di zafferano, lievitata con fiato di bue stracco. Esultò per quella predizione particolarmente favorevole e si recò a lavoro. Sulla metropolitana, manco a farlo apposta, conobbe un  distinto signore di mezz'età, che le attaccò una cialda mostruosa sul problema dell'inquinamento spropositato di Città del Messico. Era obiettivamente un po' palloso, ma senza dubbio la intrigava. Ambientalista allo stremo, pignolo, razionale, scontato quasi a saldo, scapolo non per scelta e pieno zeppo di soldi. Ascoltò in silenzio la sua filippica per circa quindici fermate, riuscendo a non far trasparire un'emozione, ma cercando sempre di annuire per assecondarlo. Arrivò la sua fermata. Nonostante prima dell'inizio del monologo, lo avesse avvisato del luogo in cui si sarebbero salutati, continuava imperterrito a parlare con lo sguardo ottuso, senza preoccuparsi del commiato. Lo avrebbe torturato volentieri, ma dovette, giocoforza, mettere da parte l'orgoglio per chiedergli spudoratamente un appuntamento. Accettò di buon grado e la salutò con un tenero bacio sulla guancia. Come stabilito, l'indomani si incontrarono, in un locale di bambù per un aperitivo molecolare. Terminato di bere si recarono, su indicazione dell'uomo, in un ristorante macrobiotico stretto, situato all'interno di un orto cittadino. Il posto era troppo avanti. Dopo alcuni minuti che avevano preso posto, iniziò addirittura l'irrigazione con acqua osmotica a ricircolo. Un cameriere vestito da spaventapasseri gli porse un antipasto di pinzimonio appena raccolto, tutto terroso perché non lavato. Purtroppo prima di assaggiare il primo piatto, si scatenò un'acquazzone tipicamente estivo che allagò tutto il locale, trascinando i tavoli  nella bocciofila adiacente. Cercarono riparo sotto un capanno degli attrezzi, ma il temporale non accennava a placarsi. Una bomba d'acqua si rovesciò sul luogo. Il rigagnolo sottostante esondò drammaticamente spazzando via tutto. Furono ritrovati, alcuni giorni più tardi, attaccati ad un palo dell'alta tensione. Per staccarli i vigili del fuoco dovettero usare un'autobotte di spuma isolante. Sette anni dopo, tanto ci misero a riprendersi dallo choc di folgoramento, si sposarono senza ricordarsi minimamente chi fossero.

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