sabato 14 giugno 2014

amarcord: esordio in serie A . Il fattaccio dei panini trafugati

Dal nostro inviato.
PULLMAN DI SAN PROSPERO. Una brutta storia quella accaduta Domenica 31 Agosto 2003 sul pullman dei tifosi di San Prospero, che stavano felicemente recandosi allo stadio Renato Curi di Perugia in occasione dell’esordio in serie A della propria compagine calcistica .
Dalle prime indiscrezioni emerse sulla dinamica dei fatti, anche se per il momento gli inquirenti mantengono uno strettissimo riserbo, alcuni panini di proprietà della sig.na V.B., sarebbero scomparsi dalla borsa in cui erano custoditi, per finire nello stomaco di un sedicente compagno di viaggio.
Secondo le scarsissime notizie fornite dal commissario di P.S. incaricato delle indagini preliminari, i sospetti degli inquirenti convergerebbero tutti sulla figura del quarantaquattrenne senese F.C., affermato imprenditore di se stesso, celibe, abitante in San Prospero e fino ad oggi incensurato.
A tradire il libero professionista sarebbe stato, oltre la propria stazza fisica la quale richiede di per se un apporto calorico superiore alla media, soprattutto il particolare che al momento della partenza del pullman, esso era sprovvisto di contenitori o borse di plastica che potessero far pensare ad un lauto pranzo al sacco.
Ancora non risulta chiara la dinamica dei fatti, in quanto nessuno dei 47 passeggeri ha visto F.C. rovistare di soppiatto nella borsa della ragazza in cerca di cibarie, ma esistono invece molti testimoni, i quali asseriscono all’unanimità, di aver notato il su indicato mangiare dei sandwich con fare sospetto ed avaro.
Ad un primo interrogatorio poi, l’imprenditore ha da prima negato stizzito ogni accusa di ladrocinio, ma poi incalzato dalle risate insistenti del GIP e degli addetti al bar del tribunale presenti alla discussione, ha affermato, contraddicendosi, di aver mangiato, si, due panini, ma che era stata la stessa V.B. ad offrirglieli, cosa che la giovane nega decisamente.
Nonostante ciò, è prematuro per il momento poter preventivare un arresto del sospettato in tempi brevi, in quanto esiste una divergenza tra le versioni che i due interessati hanno fornito alla magistratura che potrebbe scagionare o incolpare F.C. Tale divergenza riguarda l’incarto della refurtiva , la quale secondo la parte lesa sarebbe stato un tovagliolino di carta verde, mentre secondo l’accusato sarebbe stato una più classica pellicola di alluminio.
Un particolare inquietante grava però sull’intera vicenda, sembra infatti, anche se al momento non esistono ne conferme ne smentite, che F.C. per vantarsi davanti agli amici dell’atto compiuto abbia testualmente detto: “tra l’altro quei famosi panini non erano neppure tanto buoni, con il pancarrè al posto del pane e neppure tanto farciti”.
Se questo fosse rispondente a verità la già precaria situazione del professionista si aggraverebbe di molto, perché oltre alla volontarietà si aggiungerebbero il disprezzo e la non effettiva necessità fisica nel compiere il reato.
Considerando tutti gli aspetti fino ad ora descritti, si può ragionevolmente ipotizzare una condanna esemplare da parte del P.M., il quale, nel pieno rispetto del codice civile, ne potrebbe chiedere la diffida dalla frequentazione del Ristorante La Casalinga per diversi anni, con obbligo di firma giornaliera dalle ore 20,30 alle ore 21,30 presso l’ Erboristeria Amaranthus Prodotti Naturali Via Diacceto, 9 .
Difensore d’ufficio dell’accusato è stato nominato un avvocato alle prime armi il quale oltre che sentirsi profondamente turbato dall’incarico, ha dichiarato di non vedere altra soluzione se non quella di richiedere l’infermità mentale per il proprio assistito.
Un fatto di cronaca nera questo che, qualunque sia il suo triste epilogo, lascerà un marchio indelebile su di una comunità, quella di San Prospero, già tormentata da molteplici problemi psicosomatici e motori, ed andrà ad aumentare ancora di più il disprezzo che buona parte della comunità senese nutre nei confronti del quartiere cittadino e dei suoi abitanti.

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