Alex Manninger
Alex Manninger nasce a Salisburgo il
4 Giugno 1977, due giorni dopo la festa della Repubblica Italiana.
Dimostra fin da piccolo una spiccata propensione per l’estetica,
associata ad un alto senso dell’ordine e disciplina. In piscina indossa
unicamente braccioli in tono con il costume e accetta solo creme solari
all'aloe vera. Dopo un'infanzia serena trascorsa tra lezioni di arpa e
letture oniriche, si diploma all’Istituto delle Belle Arti e Prolungate
Colazioni di Salisburgo, dopo essere stato bocciato tre volte nello
stesso anno dal professore di Pongo, Argilla e Das. La madre molto
protettiva, lo costringe a suonare, nel tempo libero, il violino a 12
corde triple. Alex passa interi pomeriggi a provare melodie di Puccini,
Bach, Vivaldi, Busseto, Di Gaetano Beppe, Rossini, Verdi, Betti &
Sinatti, Olmi, Corsini ecc., ma si annoia terribilmente e, per questo,
compiuta la maggiore età, scappa di casa con una Cinzia rubata. I
genotori organizzano una battuta con I Legionari Stranieri per
ritrovarlo, ma non riescono assolutamente a capirsi con i soldati e
l’operazione perciò sfuma inevitabilmente. Il ragazzo dopo essere
rimasto rintanato nella cuccia di un cane per due giorni e con esso
avere diviso pasti e coccole, raggiunge la scuola militare “Ainz,Swainz,
Trainz” di Vienna e si iscrive al corso per “Nostalgici degli Asburgo
con mire espansionistiche verso la vicina e insignificante Svizzera,
terra di pappamolle e finanzieri buconi”. Reo di aver mangiato un’aringa
durante una lezione, impestando di odore forte l'intera aula, viene
espulso dall’istituto ed indirizzato alla comune di Vorwaerts, per
seguire il programma “ Basta con il ‘15-‘18”, di reinserimento nella
società. Alex si impegna e scopre durante la ricreazione di saperci fare
come portiere. L’insegnante di educazione fisica lo nota e lo indirizza
alla locale squadra di calcio, dove inizierà una brillante carriera.
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